E’ stato ritrovato il racconto perduto di Emilio Salgari (1862-1911): si tratta di “Lo stagno dei caimani”, firmato con lo pseudonimo Guido Altieri, che le bibliografie davano per pubblicato nel 1901 nel periodico “Letture moderne illustrate per la famiglia” per l’editore Salvatore Biondo di Palermo.
Nel corso di oltre un secolo questo racconto è stato l’oggetto della più imponente caccia allestita da ricercatori, studiosi ed esperti di Salgari volta al recupero di queste pagine che sembravano perdute. Il racconto fantasma è stato rinvenuto e recuperato da Maurizio Sartor che ha scoperto il fascicolo introvabile presso il deposito di un libraio romano.
Sartor con l’aiuto di Claudio Gallo, esperto salgariano, ha pubblicato il racconto ambientato nel Far West, tra le tribù dei Pellerossa, nel volume “Lo stagno dei caimani e altri racconti perduti” (Bompiani). Per la prima volta, accompagnati da illustrazioni d’epoca, sono pubblicati i racconti scritti da Salgari sotto diversi pseudonimi.
Nove racconti perduti e ritrovati che lo scrittore ha ambientato negli angoli più remoti del pianeta, dai ghiacci del Polo Nord alle praterie dell’Arkansas ai mari pericolosi della Papuasia. Ma è la decima storia la più affascinante “Lo stagno dei caimani” dove compare Wallalka figlia del capo indiano Scure Spezzata – perchè dà conto di come lo scrittore ha giocato per tutta la vita con la propria identità.