Roberto Speranza, ex capo gruppo Pd alla Camera e oggi leader e coordinatore nazionale di Art. 1-Mdp a Palermo per discutere con i suoi della situazione politica nel Paese del ruolo dei democratici e progressisti, le elezioni amministrative dell’11 giugno, le alleanze e le strategie per il voto delle regionali del 5 novembre in Sicilia. Convention di Art.1-Mdp organizzata dal coordinamento provinciale di Palermo, con Roberto Speranza, all’hotel San Paolo Palace, a Palermo.
Ai giornalisti che gli hanno chiesto dell’ipotesi di una candidatura di Pietro Grasso, presidente del Senato, alla Presidenza della Regione siciliana ha risposto: “Non mi permetterei mai di tirare per la giacca la seconda carica dello Stato. Di Grasso penso tutto il bene possibile, è una persona seria, competente, apprezzo la sua storia e la modalità con cui ha gestito una funzione difficile come quella di presidente del Senato”.
Sulla utilità delle primarie per la scelta dei candidati, Roberto Speranza ha precisato: “Le primarie se servono per fare la conta tra i capetti del Pd non servono a nulla, se, al contrario, sono uno strumento utile ad aprire una discussione vera con la società è un altro conto”. Speranza ha poi assicurato che Mdp sarà presente con la sua lista alle prossime regionali: “Noi sicuramente ci saremo alle elezioni regionali in Sicilia”, ha detto. Mentre sull’ipotesi di un proprio candidato alla presidenza della Regione: “Vedremo, interloquiremo con altri e valuteremo. Sicuramente il nostro è un progetto politico di centrosinistra”.
“Noi ovunque possibile lavoriamo per costruire il centrosinistra unito. Il Pd è ormai diventato un partito personale e centrista, a noi tocca ricostruire il centrosinistra. Credo che si possa fare nel campo più largo possibile a partire da alcuni valori di fondo: lavoro, democrazia, equità sociale, diritti e ambiente”. Lo faremo anche in Sicilia se ci saranno le condizioni con candidature autorevoli, credibili e con un progetto valido. Se il Pd dimostrerà nei prossimi giorni di strizzare di più l’occhiolino al centrodestra e a Cuffaro, invece, anche qui dovremo costruire un centrosinistra diverso”, ha spiegato Roberto Speranza.
A Palermo ha sottolineato Speranza “sosteniamo Orlando provando a rafforzare il profilo sociale della sua candidatura e a tenere al centro i valori di fondo che animano Art.1 a partire dalla giustizia sociale, dalla lotta contro le diseguaglianze, dal lavoro. Tutte questioni per noi fondamentali”.
Ai cronisti che gli hanno chiesto di esprimere un giudizio sull’operato del governatore della Sicilia Rosario Crocetta ha risposto: “Non mia piace dare pagelle, così si rovescia l’idea di progetto politico che abbiamo per il centrosinistra”.
Poi si è parlato di politica nazionale. “Ho sempre avuto la percezione che tra Berlusconi e Renzi ci sia una sostanziale vicinanza per l’idea che hanno di Paese e della democrazia italiana. Non mi sorprende che vadano a braccetto in questo passaggio”, ha detto Roberto Speranza ai giornalisti a proposito del dialogo aperto tra il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e il segretario del Pd, Matteo Renzi sulla legge elettorale.
“C’è una certa voglia di correre al voto, soprattutto da parte di Renzi – ha detto Speranza sull’ipotesi di elezioni anticipate -. Penso che l’indizione delle elezioni anticipate e lo scioglimento delle Camere competono al presidente della Repubblica. Non è un argomento di cui ci occupiamo noi”.
“Sulla legge elettorale stiamo raccogliendo delle firme in tutte le città d’Italia e anche on line su change.org con una petizione che sta andando molto bene contro i capilista bloccati – ha affermato il coordinatore nazionale di Mdp, Roberto Speranza che ha aggiunto: “Qui si discute di tanto ma alla fine sembrano quasi tutti d’accordo che il Parlamento debba essere fatto tutto di nominati. Chiediamo che nella prossima legge elettorale ai cittadini venga restituita la possibilità di scegliere. Basta con il parlamento dei nominati”.
Infine a proposito del via libera in commissione Bilancio della Camera all’emendamento sui voucher Speranza ha chiarito: “Il Pd si assume la responsabilità della forzatura di voucher, è evidente la volontà di mettere in difficoltà il governo”.