Sanità: policlinico Palermo, percorso assistenziale pazienti con demenze

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Il nuovo percorso diagnostico terapeutico assistenziale per le demenze, dell’Azienda ospedaliera policlinico universitario di Palermo, sarà presentato mercoledì prossimo in occasione del convegno “Diagnosi e Management delle Demenze”, nell’aula “Maurizio Ascoli”.

Si tratta di un percorso di cura creato per fornire ai pazienti un’assistenza multidisciplinare in un’ottica di sinergia tra ospedale e territorio e di collaborazione tra gli specialisti ospedalieri e i medici di famiglia. Un’occasione importante, quella derivante dall’incontro scientifico, anche per fare il punto sulle nuove possibilità diagnostiche e terapeutiche oggi disponibili per tali patologie.

Il convegno è presieduto dal Rettore Massimo Midiri, da Marcello Ciaccio, presidente della Scuola di Medicina e Direttore del Dipartimento di Diagnostica di Laboratorio, e da Giuseppe Salemi, direttore dell’unità di Neurologia e Neurofisiopatologia. Componenti del comitato scientifico: Mario Barbagallo, direttore unità di geriatria, Roberto Monastero, neurologo, Laura Vernuccio geriatra. Segreteria scientifica: Luisa Agnello, biologo, e Tommaso Piccoli, neurologo.

Sono due i centri per i disturbi cognitivi e le demenze attivi all’interno del policlinico: l’unità di geriatria e l’unità di neurologia e neurofisiopatologia. Grazie al percorso assistenziale definito, il paziente con sintomi sospetti per un declino cognitivo viene gestito con un approccio integrato che trova il primo step nel medico di famiglia, che dopo una prima valutazione clinica può indirizzare il paziente direttamente al centro di riferimento che lo prende in carico eseguendo tutti gli accertamenti necessari per definire al meglio la diagnosi e impostare un programma terapeutico mirato. Un ruolo importante e innovativo è svolto dai marcatori biochimico-clinici che consentono di identificare precocemente, nella fase preclinica, la malattia di Alzheimer e, inoltre, poter fare diagnosi differenziale sulle diverse forme di demenza.

Le demenze sono tra le patologie più frequenti e temute dell’invecchiamento. La senescenza è, infatti, uno dei fattori di rischio più importanti, con oltre il 90% delle demenze che si presentano dopo i 65 anni.  La persona affetta da demenza perde progressivamente la capacità di ricordare, di riconoscere, di parlare, di comprendere il mondo che lo circonda. Spesso si sviluppano disturbi comportamentali che determinano una maggiore chiusura in se stessi, una facile irritabilità, aggressività e sospettosità, anche nei confronti delle persone a lui più care. La creazione di questi percorsi sanitari consente di gestire meglio tutto quello che da queste patologie deriva; sia per la persona direttamente colpita dalla malattia, sia per i familiari che loro sono vicini.