Attacco della Cimo sulle nomine regionali dei manager della Sanità. A criticare duramente le scelte è il vice segretario del sindacato dei medici, Angelo Collodoro.
“Le nomine dei direttori generali appaiono come il parto del topolino da parte della montagna. Risulta evidente la continuità con il passato remoto ma anche prossimo” – afferma Collodoro.
“Mentre le organizzazioni sindacali avevano ripetutamente chiesto criteri di competenza e non di appartenenza, a oggi sono prevalsi ancora una volta quelli dell’appartenenza e della rodata affidabilità al sistema di potere che mostra solo disastri in campo sanitario” -attacca la Cimo.
“Restano da assegnare le poltrone dei Policlinici e le 36 di consolazione che riguarderanno i direttori sanitari e amministrativi delle aziende – conclude Collodoro – e se, come è prevedibile, si continuerà con questi criteri non ci saranno speranze di risollevare le sorti della sanità siciliana già in fondo alla classifica nazionale come risulta dagli ultimi dati ministeriali sui Lea”.