“Stop Spose Bambine. Stop Matrimoni Precoci e Forzati. Stop Aborti Selettivi. Stop Mutilazioni Genitali Femminili”. E’ l’appello che dalla Sicilia si rivolge alla Comunità Internazionale.
Ad affermarlo è Giorgia Butera, presidente Mete e della Comunità Internazionale “Sono Bambina, Non Una Sposa”; Lucien Kouame Aka e Kone Abdoulaye, rispettivamente Presidente e Segretario UN.I.S. (Unione Ivoriani in Sicilia)
Un grido di protesta che è stato ribadito anche in occasione del 55esimo anniversario della Festa per l’Indipendenza della Costa d’Avorio, celebrata lo scorso 9 Agosto in cui era presente anche Maman Africa
“Noi desideriamo informare, educare, sostenere, aiutare, condurre campagne di prevenzione, sensibilizzare tutte le comunità del mondo sul tema dei matrimoni precoci e forzati. Ha detto Giorgia Butera. A questo tema, associamo il tema delle mutilazioni genitali femminili, degli aborti selettivi, del sostegno al diritto dell’istruzione e della crescita naturale dei bambini.
Siamo convinte che il sapere diffuso e condiviso, per quanto riguarda la condizione dei diritti umani negati, possa contribuire ad una presa di consapevolezza utile ad un fenomeno di cambiamento.
Ciascun Paese – prosegue Butera – deve mobilitare l’attenzione mediatica, coinvolgere quanti più contesti possibili. Insieme proporre interventi legislativi realizzati ad hoc e sottoporli ad ogni Organismo Istituzionale a livello mondiale. Importante chiedere a tutti i partecipanti al progetto di coordinare una seduta con relativa audizione al Parlamento Europeo.
Fondamentale – ha concluso Butera – è organizzare delle missioni all’estero, in territori interessati al fenomeno; le missioni hanno un duplice aspetto, intervenire direttamente sul campo e, portare la testimonianza di ciò che si è vissuto“.