Sono ancora attivi alcuni focolai d’incendio sulla parte alta dell’isola di Stromboli, “ma non ci sono al momento situazioni di criticità”. A renderlo noto sono i Vigili del Fuoco. Per spegnere gli incendi i Canadair stanno effettuando dei lanci d’acqua. La situazione va verso la normalizzazione, dopo l’eruzione del vulcano di mercoledì.
I parametri sono rientrati, ma non potendo prevedere possibili cambiamenti dell’attività vulcanica, la Protezione civile ha elevato l’allerta a gialla. I vigili del fuoco hanno proseguito le ricognizioni per spegnere i piccoli focolai rimanenti sulla parte alta dell’isola: in volo si sono alzati i canadair, dopo che gli incendi lato Ginostra erano stati domati.
Dal Comune è stato disposto il divieto di escursione. E l’elipista è stata ripulita. Nella sala operativa della prefettura di Messina è attiva l’unità di crisi. “Situazione sotto controllo, in stato di preallerta. Oltre al decesso, non ci sono stati feriti”, confermano. Nell’esplosione di mercoledì è rimasto ucciso Massimo Imbesi, 34 anni, di Milazzo, che stava facendo un’ escursione, con un amico rimasto illeso.
La guardia costiera intanto ha inviato 4 pattugliatori per esigenze dei residenti, disponibile comunque per eventuali necessità di evacuazione dall’isola. I vigili del fuoco sono attivi anche con un nucleo batteriologico chimico e radiologico per analisi sui rilevamenti dell’aria. In mare, su disposizione del sindaco, è presente anche una nave privata equipaggiata con acqua, viveri e generi di conforto e materiale di pronto soccorso.
Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni informa che a Ginostra l’illuminazione era già tornata attiva quasi completamente nella notte di mercoledì verso le 4, a parte qualche zona. E sottolinea che non ci sono stati evacuati fra i cittadini, a parte dei turisti, una ottantina, che, in via precauzionale, sono stati portati nelle strutture ricettive di Lipari. Alcuni di loro – fa sapere – sono tornati l’indomani nell’isola con i mezzi di navigazione di linea che sono stati ripristinati.
Giorgianni ribadisce il cordoglio e il dolore per la vittima dell’eruzione, precisando che quando il 34enne è stato colpito non si trovava nel percorso del vulcano alla sommità, ma in un sentiero di mezza montagna. “La pioggia di detriti – spiega il sindaco – non ha investito, come accade di norma, solo l’area del vulcano, ma l’abitato”.
Una squadra di volontari, una decina di persone guidate da Antonio Grasso della Protezione Civile, è sbarcata a Ginostra per ‘pulire’ il borgo marinaro dell’isola di Stromboli. Dotati di ramazze, secchi e Sacchi sella spazzatura stanno salendo nel centro del paesino per togliere dalle stradine cenere lavica, lapilli carbonizzati e pomice nera e rendere cosi’ anche maggiormente agibile l’unica via di fuga.
Il Dipartimento della Protezione Civile comunque ha disposto il passaggio di livello di allerta da “verde”, che corrisponde all’attività ordinaria, al livello “giallo” per il vulcano Stromboli, e la conseguente attivazione della fase operativa di “attenzione” secondo quanto previsto dal Piano Nazionale di emergenza per l’isola di Stromboli.
La decisione, a seguito delle esplosioni parossistiche registrate mercoledì, è stata adottata alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione odierna con i Centri di Competenza, il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana e acquisito il parere della Commissione Grandi Rischi, riunitasi oggi a Roma.
La valutazione è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per lo Stromboli sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo) e il Dipartimento Scienza della Terra dell’Università di Firenze.
L’innalzamento del livello determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e l’attivazione di un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.
Il Dipartimento della Protezione Civile condivide le informazioni con la struttura di protezione civile della regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali. Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano. Occorre quindi tener presente che i passaggi di livello di allerta possono non avvenire necessariamente in modo sequenziale o graduale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell’attività.