“Abbiamo fatto una valutazione che, come sempre, sta dentro un dibattito anche dialettico e articolato. E oggi, Maurizio Landini rappresenta la figura migliore per incarnare il documento congressuale”. Lo ha detto a Palermo il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, parlando con i giornalisti a margine del Festival Sabir.
“La Cgil, com’è noto – ha proseguito Susanna Camusso -, è molto gelosa della sua autonomia e continuerà ad esserlo al di là di commentatori che dicono le cose più stravaganti. Il tema non sono le tante etichette che ci vengono attribuite in questa stagione. Abbiamo un mandato che è quello del nostro documento congressuale – ha aggiunto – che è di autonomia, di crescita della partecipazione e della democrazia interna, di mantenimento e di rafforzamento delle iniziative che abbiamo fatto, a partire dalla carta dei diritti del lavoro”.
Poi Susanna Camusso si è soffermata su sviluppo, Def e legge di bilancio. “Il tema di quale sviluppo serve per l’Italia è scomparso della discussione politica, e questo rende il Def, e poi vedremo la legge di bilancio, ma anche una serie di affermazioni dell’opposizione, molto lontani da ciò che bisognerebbe concretamente discutere nel Paese”, ha detto a Palermo. “Nel dibattito politico c’è un grande assente sia da parte del governo sia dell’opposizione – ha proseguito Susanna Camusso -, ovvero l’idea di quale società si immagini. Mentre il grande nodo per uno dei pochi Paesi europei che non è ancora tornato ai livelli pre-crisi, perché noi continuiamo a essere sotto quel livello, e quale idea ci sia per gli investimenti. Assistiamo a una discussione per cui il governo smonta scelte che erano necessarie, e quindi blocca i cantieri, ma dall’altro c’è un’idea che non va al di là delle grandi opere. Un Paese attraversato da così grandi diseguaglianze ha innanzitutto bisogno di infrastrutture sociali – ha concluso Susanna Camusso – il che vuol dire tanti investimenti”.
Per Susanna Camusso il “reddito di cittadinanza è uno strumento confuso”
“Noi vorremmo capire cos’è questo reddito di cittadinanza perché in questi mesi ha cambiato forma e veste un numero infinito di volte”, ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, parlando con i giornalisti. “Abbiamo sentito anche cose molto discutibili rispetto a come comporlo economicamente e ai criteri con i quali utilizzarlo – ha proseguito – Innanzitutto mi sembrerebbe necessario fare chiarezza perché vediamo un rischio che alla fine sia uno strumento di minore integrazione rispetto al reddito di inclusione e, quindi, l’intervento nei confronti della povertà. Quindi un giudizio che potremmo dare non è tanto sulle date, al di là del sapore elettorale che possono avere, ma piuttosto sulla qualità dello strumento che, al momento, mi pare confuso”.
Camusso: “Su vicenda Alitalia fare scelte subito e con chiarezza”
“Alitalia è una opportunità per il paese, è un asset necessario. E connesso sia alle politiche industriali di rapporto con il bisogno di girare il mondo per l’esportazione, sia il tema del turismo “, ha detto il segretaria generale della Cgil Susanna Camusso parlando del progetto del governo per Alitalia. “E’ un’azienda in grado di affrontare una stagione di sviluppo se si fanno le scelte giuste come sempre, purtroppo, per Alitalia il problema è che non si può attivare all’ultimo e scaricare poi sui lavoratori i problemi della crisi di questa azienda. Quindi bisogna che le scelte vengano fatte subito e nella chiarezza”.
Camusso: “L’Europa di oggi è solo libera circolazione delle merci”
“Il vero difetto dell’Europa è che, pur essendo nata sull’idea della libera circolazione delle persone, è diventata solo oggi l’Europa della libera circolazione delle merci. Dobbiamo sancire il diritto a migrare, ma anche il diritto a non migrare, costruire tutte le condizioni che fanno della migrazione una possibilità, una libera scelta e non un obbligo”, ha detto Susanna Camusso, segretario generale Cgil, durante il seminario promosso dal sindacato al Festival Sabir di Palermo.
“I flussi migratori – ha aggiunto – non devono essere gestiti in emergenza. Non abbiamo più meccanismi legali di emigrazione, si discute solo di rimpatri e impossibilità ad entrare in Europa. L’impegno che dovremmo prendere è l’idea della riconduzione ai temi della legalità della migrazione”. Infine, Camusso ha lanciato una proposta: “all’ondata di intolleranza razzista bisogna rispondere che la sicurezza non deriva dalla chiusura dei confini, ma piuttosto dalla libertà delle persone e da modelli di sviluppo che siano fondati sulla giustizia sociale. L’Europa, così come i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, hanno un tema comune: la creazione del lavoro. I paesi del sud Mediterraneo hanno avuto tassi di crescita superiori rispetto a quelli europei ma parlare di sola crescita non dà l’idea di giustizia sociale che si fonda invece sull’occupazione di qualità, sulla dignità dei salari. Il lavoro, per avere dignità, deve essere formale e contrattualizzato”.