Il bilancio delle vittime del tremendo terremoto che ha coinvolto i centri abitati del Centro Italia è salito provvisoriamente a 247 morti. Intanto prosegue l’impegno del Servizio Nazionale della Protezione Civile mobilitato da stanotte a seguito del terremoto che ha colpito il centro Italia e delle numerose scosse, anche forti, che si sono succedute.
Sono circa 4370 gli uomini e le donne appartenenti alle diverse strutture operative di Protezione Civile, ai centri di competenza tecnica scientifica o alle aziende erogatrici di servizi essenziali, dispiegati sul territorio. A questi si aggiunge tutto il personale delle amministrazioni territoriali delle aree colpite dal sisma nonché quello delle colonne mobili attivate da fuori regione (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Molise, Emilia Romagna, Toscana) per portare aiuto. In particolare, 880 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, 379 appartenenti alle Forze Armate e oltre mille alle Forze di Polizia, a cui si aggiungono 262 unità di personale della Croce Rossa Italiana e circa 570 uomini e donne delle organizzazioni di volontariato nazionale, nonché 540 del volontariato locale di Lazio, Marche e Umbria. Ammonta a un totale di 170 il personale dei diversi centri di competenza tecnica e scientifica – Ispra, INGV, Enea, Cnr, ma anche la Direzione Generale Dighe del Ministero Infrastrutture e Trasporti; circa 200 unità di personale in campo per le aziende erogatrici dei servizi di luce e gas; altrettante per gli operatori di telefonia e circa 120 per la viabilità.
Sono stati impiegati nel corso della giornata, inoltre, 12 elicotteri (6 del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, 3 del Corpo Forestale dello Stato, 2 della Polizia e uno delle Capitanerie di Porto) a cui si aggiunge la disponibilità di ulteriori 9 velivoli (4 dell’Esercito Italiano, 4 della Guardia di Finanza e uno dei Carabinieri), e da stasera un elicottero dell’Aeronautica Militare. Centinaia i mezzi di soccorso e oltre 70 le squadre cinofile impegnate nelle ricerche. Il Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio, resterà a Rieti presso la prefettura per coordinare l’attività, assieme a tutto il personale esperto del Dipartimento impegnato in loco.