Un’area di coordinamento e governance della rete, diretta dal coordinatore per i trapianti, con il compito di assicurare, d’intesa con il Comitato regionale per i trapianti, la governance del sistema regionale e un’area di coordinamento operativo del processo di donazione e trapianto di organi e tessuti diretta dal coordinatore delle attività regionali e trapianto di organi e tessuti.
L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha presentato questa mattina, nella sede dell’assessorato, a Palermo, il nuovo modello organizzativo del Centro Regionale Trapianti. Alla conferenza stampa hanno partecipato, tra gli altri, il direttore del Centro nazionale Trapianti Massimo Cardillo, il nuovo coordinatore del Crt Giorgio Battaglia e la responsabile dell’area coordinamento del processo di donazione e trapianto del Centro regionale Trapianti Bruna Piazza.
Grazie al decreto dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza viene riorganizzato il Centro regionale Trapianti in Sicilia con un nuovo modello articolato in due aree e la sede nell’Azienda Civico – Di Cristina – Benfratelli di Palermo.
L’Area di coordinamento e governance della rete regionale è una struttura con funzioni sovraziendali, a cui sono affidati: programmazione regionale delle attività di donazione e trapianto; rapporti istituzionali, sia regionali che nazionali; applicazione dei programmi di qualità e di governo clinico regionali e del Centro nazionale Trapianti, volti all’incremento della donazione e trapianto di organi e tessuti; gestione dei programmi di formazione del personale sanitario in materia di donazione e trapianto di organi e tessuti; gestione dell’attività di comunicazione per la promozione della donazione di organi e tessuti;gestione delle azioni di miglioramento e allineamento indicate dal Cnt, del rischio clinico, della formazione, dell’applicazione dei programmi di innovazione, ricerca e sviluppo; gestione del sistema informativo regionale dei Trapianti; gestione del registro regionale pazienti sottoposti a trattamento dialitico.
L’area di coordinamento operativo del processo di donazione e trapianto di organi e tessuti è, invece, una unità operativa complessa dell’Arnas Civico – Di Cristina – Benfratelli, che assume la denominazione di Unità operativa complessa per il coordinamento operativo delle donazioni e del trapianto di organi e tessuti del Centro regionale trapianti, con acronimo C.r.t.o. (C.R.T.-Operativo) e svolge le seguenti funzioni: raccolta delle segnalazioni dei potenziali donatori dagli ospedali della rete regionale; valutazione, congiuntamente al C.n.t. operativo e agli operatori degli ospedali di prelievo e di trapianto, di idoneita’ e sicurezza degli organi e tessuti proposti; allocazione degli organi per il programma regionale; coordinamento dei trasporti di organi ed equipe di prelievo e di trapianto, e dei pazienti in attesa di trapianto; restituzione dei risultati delle donazioni e assolvimento del debito informativo verso il Centro nazionale; gestione della lista dei pazienti in attesa di trapianto presso i centri della Regione segnalazione degli eventi e reazioni avverse gravi.
In Sicilia si sono registrati tra gennaio e febbraio di quest’anno 27 trapianti, nel 2019 complessivamente sono stati 177, di questi 132 all’Ismett, 36 all’ospedale Civico di Palermo e 9 al Policlinico di Catania. Le donazioni nel 2020 sono state fino ad oggi 12, 44 nel 2019 e 47 nel 2018. I dati aggiornati si evincono dal sito internet del Centro regionale trapianti Sicilia.
“I componenti della Giunta regionale hanno sottoscritto il modulo di disponibilità alla donazione d’organi e mi fa piacere svelare oggi che alcuni giorni prima della tragedia aerea lo aveva sottoscritto anche il compianto assessore regionale Sebastiano Tusa”, ha detto l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. La Sicilia è tra le regioni italiane agli ultimi posti per donazioni. “I numeri di gennaio, seppur parziali, ci fanno ben sperare, è cresciuto il numero dei donatori e soprattutto è diminuito il numero delle opposizioni alle donazioni. Senza donatori non ci possono essere né organi né trapianti per salvare le vite e in questo vaso la consapevolezza sociale del fenomeno e la capacità di saper comunicare sono fondamentali – ha spiegato l’assessore Razza – per la diffusione della cultura della donazione abbiamo chiesto supporto agli enti locali, alle Asp, ai medici di base, agli ordini dei medici e ai medici di base, alle farmacie”.
Per il direttore nazionale del Centro Trapianti Massimo Cardillo: “Questo nuovo assetto in Sicilia punta a raggiungere l’obiettivo di trovare sempre più donatori e di fare in modo che si possano presto raggiungere i numeri della virtuosa Toscana, prima regione per donazioni. C’è un potenziale di donatori inespresso – ha aggiunto – e sappiamo che il popolo siciliano è generoso quindi bisogna lavorare per esempio sulla relazione di fiducia, introducendo anche misure organizzative di supporto psicologico alle famiglie”.
“E’ fondamentale affrontare il problema delle opposizioni alla donazione con programmi di informazione e comunicazione sui temi che più sollevano dubbi e perplessità – ha detto il nuovo coordinatore del centro regionale Giovanni Giorgio Battaglia, nefrologo, durante la conferenza stampa in assessorato alla Salute per presentare il nuovo modello organizzativo del Crt Sicilia -. Inoltre, sul fronte della governance della rete regionale, intendo portare avanti le indicazioni del Programma Nazionale Donazione di Organi 2018-2020 agendo per l’ottimizzazione delle attività sulla base di un continuo miglioramento della qualità in tutte le fasi del processo di donazione e trapianto, perciò è necessario dare il giusto supporto alle rianimazioni rafforzando i coordinamenti locali con una corretta rimodulazione in termini di risorse e personale in un rapporto di collaborazione con le direzioni aziendali. Ed ancora, voglio affrontare il delicato tema del personale precario da fin troppo tempo. Verificherò gli atti per portare avanti un percorso che possa dare ai lavoratori stabilità e serenità”.
“La donazione d’organi – ha detto Bruna Piazza, responsabile del coordinamento operativo Crt – è il presupposto imprescindibile perché possa aver luogo il trapianto d’organo, terapia salvavita per i nostri pazienti. Il coordinamento operativo è il cuore pulsante h24 di quest’attività, sempre al servizio della comunità. Voglio esprimere un sentito grazie alle famiglie di tutti i donatori”.