Seduta animata all’Assemblea regionale siciliana, chiamata a votare oggi pomeriggio il ddl di variazioni di bilancio. L’Aula, iniziata alle 17 con un’ora di ritardo rispetto alla convocazione, si è accesa sull’articolo 1 del testo che prevede interventi per le Autonomie locali. In particolare, a riscaldare gli animi è stato il comma che prevede la destinazione di 8 milioni di euro per Comune di Catania.
L’Assemblea ha iniziato subito a votare gli articoli del disegno di legge di variazione del bilancio regionale, su cui si era conclusa venerdì la discussione generale. Polemiche tra FI e M5s sulla destinazione dei fondi, circa 8 milioni, al comune di Catania e di 2 milioni al libero consorzio di Siracusa. Per un solo voto, 31 favorevoli, 32 contrari, ha rischiato di passare la riscrittura dei primi commi dell’articolo 1 con cui il M5s ha cercato di affondare la costituzione del fondo in favore della citta etnea, che riesce per un soffio a restare in piedi. E’ stato respinto anche l’emendamento del Pd che proponeva un taglio da 24 a 22 milioni ai comuni in dissesto e per il personale dipendente. Sono stati respinti quasi tutti gli emendamenti aggiuntivi all’articolo 1.
“Con la costituzione di un fondo in favore del comune di Catania si ammette che ci sono cittadini di serie A e di serie B – ha detto intervenendo in Aula il leader del M5s, Giancarlo Cancelleri -. Non comprendo perché solo Catania, visto che nell’Isola ci sono un altro centinaio di centri in Sicilia in predissesto che vanno tutelati”.
A stretto giro di posta è arrivata la replica del capogruppo Fi all’Ars, Giuseppe Milazzo. “Qui non parliamo di un piccolo comune, che comunque tuteliamo lo stesso con altri strumenti, ma di un grosso centro che ha diecimila stipendi da pagare e che non può farlo. Chiedo all’Aula un atto di responsabilità”.
In Aula per un solo voto non è passata la riscrittura dei primi commi dell’articolo 1 con cui i pentastellati hanno tentato di affondare il fondo pro Catania. Più volte il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha “richiamato” i deputati. “Se continuiamo così non solo non riusciamo a chiudere entro stasera, ma neppure entro l’anno”. Un appello alla ragionevolezza rilanciato anche dal deputato dell’Udc, Vincenzo Figuccia. “Abbiamo preso un impegno sui tempi legati alla chiusura della casa regionale – ha detto -. Invito la maggioranza e l”opposizione ad avere senso di responsabilità ed abbassare i toni per arrivare alle 22 a votare la variazione di bilancio”. In Aula anche il governatore siciliano, Nello Musumeci. (Adnkronos)