Non c’è pace tra i Cinquestelle di Palermo, altro che partecipazione e coinvolgimento dei cittadini, Vincenzo Pintagro denuncia che nel Capoluogo c’è chi tiene materialmente fuori dalle riunioni gli attivisti “non graditi”. Dopo lo scandalo delle presunte firme false sulle liste delle scorse elezioni amministrative che ha coinvolto parlamentari e attivisti, la tensione tra i grillini resta altissima. E così una parte del movimento, quella per intenderci legata ai dirigenti chiamati a rispondere della vicenda delle firme, nega l’accesso al sito dei Cinquestelle di Palermo agli attivisti che per primi hanno denunciato le presunte irregolarità.
A denunciare sulla Rete il fatto il grande accusatore dei pentastellati che fece esplodere per primo la vicenda. Sulla sua pagina Facebook oggi Vincenzo Pintagro torna ad attaccare i compagni del suo movimento accusandoli di negare le credenziali d’accesso al sito grillino. Non si tratta di una vicenda di poco conto. Nella organizzazione dei Cinquestelle, infatti, l’accesso al sito M5S di Palermo è indispensabile per essere informati sulle iniziative politiche e partecipare alle riunioni. In sostanza se non hai le credenziali, non puoi partecipare alla vita di partito. Da qui la protesta di Pintagro.
“A proposito di statisti…segnalo a tutti gli attivisti del M5S di Palermo che sia a me che a Romano Daniele e Luigi Scarpello e altri attivisti della ‘prima ora’ non è stato concesso l’account per potere avere appunto l’accesso al forum del sito M5S di Palermo. Questo significa che non sarà concessa la partecipazione ad alcuna riunione a nessuno dei suddetti attivisti – scrive Vincenzo Pintagro sulla sua pagina Facebook -. Dal momento che sia io, che Luigi Scarpello e Romano Daniele ci riteniamo ‘altamente democratici’ – prosegue – ci siamo permessi di segnalare l’anomalia a chi di competenza attraverso…gli organi di stampa. Pertanto – conclude Pintagro – se qualcuno ha qualche dubbio su quali possano essere le regole della democrazia all’interno del M5S potrà contattarmi e sarò lieto di dare opportune delucidazioni”.
A pochi mesi dalla prossime scadenze elettorali sembra che le anime dei Cinquestelle, che si erano scontrate in vista delle “comunarie” siano ormai in aperto conflitto. A meno che Beppe Grillo, che finora si è tenuto alla larga dai problemi del suo movimento a Palermo, non decida di intervenire personalmente per ristabilire l’ordine.