Sanità: accreditamenti dei Lavoratori in Sicilia, Cga dà ragione a ente nazionale

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Il Consiglio di giustizia amministrativa della Regione siciliana accoglie l’appello di Accredia sull’accreditamento dei Laboratori. Riconosciuta la tutela degli interessi pubblici affidata, da norme nazionali e comunitarie, all’ente unico nazionale di accreditamento designato dal Governo italiano. Il Cga ha infatti cancellato la sentenza del Tar, che aveva accolto in sede cautelare il ricorso di un laboratorio siciliano che effettua analisi su prodotti alimentari, escluso dall’elenco regionale perché non accreditato da Accredia. Il laboratorio sosteneva l’illegittimità dell’esclusione visto il possesso di un certificato di accreditamento rilasciato dalla Perry Johnson Laboratory Accreditation Inc., ente di accreditamento con sede negli Stati Uniti d’America. E’ stata pertanto chiesta la validità e l’efficacia in Italia, e quindi nell’Unione europea, di un certificato di accreditamento rilasciato a una società con sede in Italia, da un ente di accreditamento degli Usa. Di conseguenza, veniva contestato il presunto “monopolio” nazionale di Accredia in tema di accreditamento.
Il Tar aveva accolto la domanda incidentale di sospensione dell’esecuzione del provvedimento regionale, disponendo l’ammissione, con riserva, del laboratorio nell’elenco regionale. Il Cga, invece, ha ritenuto di accogliere l’appello di Accredia, anche alla luce del fatto che nella comparazione tra gli interessi confligenti deve prevalere la salvaguardia della salute pubblica e il rispetto degli standard europei di sicurezza e controllo. In particolare il Consiglio ha tenuto conto del Regolamento Comunitario che stabilisce che per ogni Paese ci sia un solo ente di accreditamento e richiede sia che tale Ente sia membro dell’organismo europeo EA (Cooperazione europea per l’accreditamento), riconosciuto dalla Commissione europea, sia che abbia superato con successo le valutazioni inter pares per garantire, agli Stati membri, l’equivalenza dei servizi prestati. “Si tratta di una decisione molto importante non solo perché accoglie le istanze presentate da Accredia, ma soprattutto perché riconosce ancora una volta il nostro ruolo di organo terzo, a tutela del mercato e soprattutto degli interessi dei cittadini”, ha affermato Giuseppe Rossi, presidente di Accredia. “Con la nostra attività infatti garantiamo che i prodotti o i servizi acquistati rispettino le regole e siano conformi gli standard di riferimento, tutelando quindi salute e sicurezza dei cittadini”.