A Roma Trastevere inaugurata mostra “Totò Genio”, si potrà ammirare fino al 18 febbraio

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Dopo Napoli, la mostra “Totò Genio” arriva a Roma, ospitata nel Museo di Roma in Trastevere dal 20 ottobre al 18 febbraio 2018. Attraverso documenti personali, cimeli, lettere, disegni, costumi, fotografie, installazioni e testimonianze, Totò Genio propone un viaggio indietro nel tempo, nell’universo di Totò.

La mostra racconta la vita, le passioni e gli amori del maestro. Inaugurata oggi al Museo di Roma in Trastevere, alla conferenza stampa sono intervenuti Luca Bergamo, Vice Sindaco di Roma Capitale; Claudio Parisi Presicce, sovrintendente capitolino ai Beni Culturali; Luigi de Magistris, sindaco di Napoli; Elena Alessandra Anticoli, nipote di Totò ed Alessandro Nicosia e Vincenzo Mollica, curatori della mostra. Voluta dall’Associazione Antonio de Curtis in arte Totò e dal Comune di Napoli, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e con la coproduzione dell’Istituto Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Teche e SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, l’esposizione è organizzata da Alessandro Nicosia, che l’ha curata con Vincenzo Mollica.

Realizzata a cinquant’anni dalla sua scomparsa la mostra Totò Genio – come spiegato durante la conferenza – ripercorre la grandezza di Antonio de Curtis, in arte Totò, uno dei maggiori interpreti italiani del Novecento. Fu un artista a tutto tondo, una figura poliedrica, non solo attore di cinema e teatro, ma poeta e autore di canzoni indimenticabili.

“Questo mi sembra il posto più giusto, il museo è in dirittura d’arrivo per il raddoppio dei visitatori rispetto al 2016, una ragione in più perché la mostra si svolga qui. Totò è stato anche romano, ha vissuto gli ultimi anni qui”, ha detto Claudio Parisi Presicce, sovrintendente capitolino ai Beni Culturali. “Per me – ha raccontato la nipote Elena – portare nonno anche a Roma mi sembra di vederlo passeggiare per le strade, quando non aveva una lira in tasca. Gioia e dolore Roma, la sua città di adozione. Tutta Italia è una famiglia per lui. Giustamente Napoli è il posto dove viene più amato. Ma è amato ovunque”.

In Totò Genio, si possono ammirare i disegni realizzati da Pier Paolo Pasolini per la Terra vista dalla luna, episodio del film Le streghe interpretato da Totò, i disegni di Federico Fellini, che in lui vedeva un artista senza tempo, fino ad arrivare a quelli realizzati negli anni ’50 da Ettore Scola per la rivista satirica Marc’Aurelio. E ancora sono esposti i disegni realizzati da fumettisti celebri come Crepax, Pratt, Manara, Onorato e Pazienza, una serie di fotografie che ritraggono Totò insieme ai grandi personaggi del Novecento e una poesia scritta da Paolo Conte e dedicata al grande interprete napoletano. Un’ampia sezione della mostra è dedicata al suo rapporto con il cinema, che lo ha visto protagonista di 97 film, e ripercorre la sua lunga carriera attraverso i manifesti e le fotobuste che lo hanno reso celebre al grande pubblico. Il suo rapporto con il teatro è raccontato e rivisitato attraverso i costumi di scena, filmati d’epoca e installazioni multimediali. Un aspetto meno noto di Totò è il suo rapporto con la pubblicità lo ha visto testimonial di alcuni prodotti italiani di quegli anni, come la Lambretta e la Perugina, che lo scelse come volto per pubblicizzare il suo famoso Bacio. La mostra racconta anche il suo legame fortissimo con Napoli, la sua città d’origine, e il suo grande amore per gli animali, in particolare per i cani, passione che condivideva con la sua compagna Franca Faldini. Attraverso foto private, documenti originali e giornali d’epoca viene descritto un Totò più privato, un uomo generoso che amava prendersi cura degli animali e delle creature più indifese. Non mancano infine le sue poesie, come la celebre ‘A livella e le sue canzoni, come Malafemmena, composta da Totò nel 1951 e poi declinata in centinaia di versioni.

Chiude la mostra la sezione “Nessuno mi ricorderà”, dedicata ai suoi funerali, che furono tre, il primo a Roma, il secondo a Napoli e il terzo nel Rione Sanità a Napoli, in cui era nato. Attraverso fotografie, filmati storici provenienti dall’Archivio Luce e dalla Rai, giornali e ricordi, viene raccontato il meraviglioso addio che Napoli ha rivolto al suo più grande artista. La mostra è prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Il catalogo ufficiale, realizzato da Skira editore, è introdotto da una prefazione di Goffredo Fofi.