Una Siciliana tra le nove vittime della furia criminale di Dacca. Adele Puglisi, di 54 anni, manager catanese, è stata uccisa alla vigilia del suo ritorno in Sicilia.
Sempre in giro per il mondo, la vita della donna era raccontata sul suo profilo Facebook. Fino al 2010 lavorava per Studiotex, poi tappa nello Sri Lanka fino al 2014, dove ha iniziato la sua attività professionale per Artsana come manager qualità control a Dacca.
A Catania abitava in un antico palazzo di una via di uno storico rione, dove sarebbe dovuta ritornare ieri. La cena al ristorante Holey Artisan Bakery, era per salutare una sua amica, Nadia Benedetti, anche lei uccisa dai terroristii.
La famiglia di Adele Puglisi aspettava la donna a Punta Secca! frazione dii Santa Croce di Camerina, nel Ragusano. Nel borgo marinaro i familiari trascorrono le vacanze nella casa dove viveva il padre, un ufficiale dell’esercito. Ed era lì che, secondo amici più cari, la donna voleva trasferirsi, visto che era stanca e pensava di lasciare il lavoro all’estero. Il fratello Matteo, nell’apprendere la notizia della sua morte, è stato colto da malore ed è stato soccorso da alcuni familiari.
La famiglia era in apprensione perché Adele Puglisi non era contattabile dopo che si era diffusa la notizia dell’attentato a Dacca. In suo onore e delle altre vittime italiane della strage di Dacca il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha proclamato per domani il lutto cittadino.