Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’amministratore di Amap – Azienda Municipalizzata Acquedotto di Palermo, Maria Prestigiacomo, hanno avviato il funzionamento della centrale idroelettrica di Agghiastro, nel Comune di Santa Cristina Gela. Si tratta della centrale con la potenza più grande in Sicilia dopo quelle gestite da Enel.
Rispetto alle centrali idroelettriche censite in Sicilia, che producono una potenza superiore a un megawatt, quella realizzata da Amap ha una potenzialità di 2,5 megawatt “risultando pertanto la centrale con potenzialità maggiore gestita da una azienda a capitale interamente pubblico, che non sia del gruppo Enel Spa”, spiega una nota del Comune.
La centrale idroelettrica, realizzata con fondi Amap pari a circa trecentomila euro, è costituita da due gruppi turbina Pelton (generatore asincrono trifase a 6.000 V) ciascuno di potenza pari a 1.250 kW, per complessivi 2.500 KW. La centrale sfrutta il salto energetico netto di circa 240 metri, con una portata massima di 1.100 litri al secondo, derivata dagli invasi di Piana degli Albanesi e Scanzano.
Nel quadro di comando e controllo è inserito un sistema di automazione e regolazione digitale a microprocessore che integra in un unico complesso le diverse apparecchiature dedicate al controllo ed alla gestione dell’impianto. I segnali sono riportati al centro di Supervisione e Telecontrollo di via Volturno, a Palermo.
La centrale non ha bisogno di personale, soltanto di una “ispezione saltuaria” per la manutenzione ordinaria e il controllo del corretto funzionamento dell’impianto. La produzione stimata da Amap è pari a 9-10 milioni di kWh, equivalenti al 100% dell’intero fabbisogno di energia elettrica dovuto all’impiego degli impianti presenti nella provincia di Palermo per l’espletamento del ciclo idrico integrato, “quindi con un ritorno presunto, dal punto di vista economico, per la cessione dell’energia al gestore dei servizi energetici, superiore ai 600mila euro per il 2019, con un conseguente risparmio economico del 40% sulla fattura elettrica”.
Per questo motivo Amap ha già stipulato una convenzione nell’ambito dell’attività che viene denominata “ritiro dedicato”. Secondo Prestigiacomo “l’investimento portato avanti da Amap ha l’obiettivo di diversificare gli orizzonti aziendali, proiettandosi in un futuro, non soltanto quale gestore del servizio idrico integrato, ma anche quale produttore di energia elettrica”.
In quest’ottica l’azienda ha avviato uno studio di fattibilità, affidato in house all’ingegnere Giovanni Sciortino, circa lo sfruttamento energetico anche di altre infrastrutture attualmente impiegate come gli acquedotti Nuovo Scillato, Jato e Scanzano-Risalaimi.