Blitz dei Ros per “Mafia Capitale”: perquisizioni anche a Catania ed Enna

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Le indagini su “Mafia Capitale” sbarcano in Sicilia. Da questa mattina molteplici perquisizioni sono in corso nel Catanese in alcuni uffici, tra cui quelli del Consorzio “Sol Calatino – Società Cooperativa Sociale”, inserito nell’A.T.I. che si occupa delle gestione dei servizi all’interno del Cara di Mineo, e della Provincia Regionale di Catania, attivita’ condotte nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per l’affidamento dei servizi al Cara di Mineo.

Secondo la Procura di Catania. “L’attività di indagine è finalizzata a verificare se gli appalti per la gestione del Cara siano stati strutturati dal soggetto attuatore al fine di favorire l’Ati condotta dalla cooperativa catanese Sisifo, così come emerso anche nelle indagini della Procura di Roma, con la quale è costante il coordinamento delle indagini”.

L’operazione si inquadra nel  blitz dei carabinieri scattato all’alba nelle province di Roma, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Catania ed Enna. Nell’ordinanza di custodia cautelare, emessa su richiesta della procura distrettuale antimafia di Roma, vengono ipotizzati a vario titolo i reati di associazione di tipo mafioso, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori ed altro.

Contestualmente agli arresti, sono in corso perquisizioni a carico di altre 21 persone indagate per gli stessi reati. I provvedimenti riguardano gli sviluppi delle indagini condotte dal Ros nei confronti di “Mafia Capitale“, il gruppo mafioso riconducibile a Massimo Carminati, ora in carcere. Secondo gli investigatori, gli accertamenti successivi a quella tornata di arresti hanno confermato “l’esistenza di una struttura mafiosa operante nella Capitale, cerniera tra ambiti criminali ed esponenti degli ambienti politici, amministrativi ed imprenditoriali locali”.

In particolare le indagini hanno documentato quello che gli inquirenti definiscono un “ramificato sistema corruttivo finalizzato a favorire un cartello d’imprese, non solo riconducibili al sodalizio, interessato alla gestione dei centri di accoglienza e ai consistenti finanziamenti pubblici connessi ai flussi migratori”.