“In Sicilia le discariche pubbliche e private sono al collasso, hanno 7-8 mesi di autonomia”. A lanciare l’allarme è il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, parlando in aula all’Ars. “Per guadagnare un anno di tempo, bisogna fare in modo che nelle discariche arrivi la metà delle 5 mila tonnellate ogni giorno sono smaltite nelle vasche”.
“Quello dei rifiuti è il primo grave problema che questo governo è chiamato ad affrontare, altro che luna di miele, come ha detto l’onorevole Cracolici. Questo governo non ha avuto il diritto neppure alla luna di miele, e la cosa non è che ci dispiaccia più di tanto. Sapevamo – ha detto Musumeci nel corso delle dichiarazioni programmatiche – che avremmo trovato strade in salita, ma non sapevamo di dovere scavare montagne”.
“E’ difficile parlare di emergenza, visto che si trascina dal 1998 – ha sottolineato Musumeci – Se potessimo utilizzare un ossimoro, potremmo parlare di una emergenza strutturata. Si sono alternati sette governi con due magistrati e un prefetto alla guida, ma il problema in Sicilia è rimasto, insoluto, sempre più gravoso. Piuttosto che valorizzare il rifiuto si è preferito alimentare il sistema delle discariche, un sistema spesso clientelare, qualche volta contiguo alle organizzazioni mafiose, talvolta ingovernabile”.
“Un sistema – ha aggiunto Musumeci – che ha solo prodotto un aumento dei costi di smaltimento a vantaggio di pochi con le discariche che sono ormai sull’orlo del collasso. Abbiamo pochi mesi di autonomia, mancano i centri di compostaggio, siamo l’ultima regione italiana nella raccolta differenziata. Siamo arrivati a un punto di non ritorno. Ecco perché abbiamo detto che serve ridurre la quantità dei rifiuti da conferire nelle discariche”. E annuncia una “riforma” a breve.
“Questo parlamento modifichi la legge sui rifiuti, oggi sono 33 i soggetti tra ex Ato ed Srr delegati ad occuparsene, ma di questi 33 soggetti solo 4 funzionano. Il governo ritiene che bisogna procedere ad una riforma immediata ad affidare alle 9 province il compito di gestire i rifiuti. Le province sono l’Assemblea dei sindaci, la sintesi delle rappresentanza dei territori, occorre accelerare il processo di liquidazione degli Ato e delle Srr, diventati luoghi di stallo per riabilitare l’inattività di qualche trombato”, ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci.
Musumeci ha ribadito il sussistere di una situazione allarmante: “Il ministero dell’Ambiente vuole che inviamo i rifiuti fuori dall’isola, ma nessuna regione italiana è disposta ad accoglierli, occorre provare all’estero, ma diventa molto complicato dal punto di vista strutturale, perché occorrono le navi, siamo in evidente difficoltà. Abbiamo problemi logistici”.