La riapertura delle inchiesta con due indagati ha riacceso le speranze di Carmela La Spina di ritrovare il figlio Salvatore Colletta ancora vivo. Quando scomparve aveva 15 anni mentre il suo amico Mariano Farina 12 anni: di loro due non si hanno più notizie dal 31 marzo 1992, a Casteldaccia, in provincia di Palermo.
“Tante sono state le segnalazioni di mio figlio, circa 1.800 – dice Carmela al Giornale di Sicilia – e non è un numero dato a caso. Le ho proprio contate. Molte parlano di nomadi”. La donna ricorda come l’altro scomparso, Mariano, vissuto negli Stati Uniti prima di fare rientro in paese, sarebbe stato visto il giorno dopo, il primo aprile 1992, da una ragazza di Termini Imerese, in mezzo agli zingari sulla strada statale 113, all’altezza di San Nicola l’Arena”.
La svolta nelle indagini è arrivata con l’iscrizione nel registro anche di uno degli amichetti dei due ragazzini spariti. E’ Vincenzo Rosselli, oggi quarantenne, sotto inchiesta – come atto dovuto – assieme allo zio, Guido Rosselli. Le nuove verifiche, partite dall’ennesima indicazione fornita da un collaboratore di giustizia, hanno portato al ritrovamento di alcuni reperti, confezioni di caramelle e merendine ritenuti dell’epoca, in una cisterna ormai secca, da anni inutilizzata, nel recinto di una casa di via Schettino, riferibile proprio ai due Rosselli.
La direzione distrettuale antimafia ha già chiesto e ottenuto lo svolgimento di un accertamento irripetibile: si cercano tracce di Dna, per capire se veramente i resti di confezioni siano delle merendine comprate da Mariano in un negozio di Casteldaccia, il pomeriggio della scomparsa. I Farina intanto dal 1998 sono tornati negli Stati Uniti, dove erano già stati fino ad agosto del 1990.
“La scomparsa di due minorenni, Salvatore Colletta e Mariano Farina rispettivamente di 12 e 15 anni, a Casteldaccia nel 1992 forse può avere finalmente una risposta. Una scomparsa inquietante e terribile, una scomparsa su cui c’è probabilmente l’ombra della mafia. La Dda sta svolgendo accertamenti e seguendo nuove ipotesi investigative che ci auguriamo possano dare risposte da troppo tempo attese. Faremo il possibile per supportare il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine”. Lo affermano in una nota congiunta il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, e Davide Aiello (M5S), componente della stessa commissione.