Il personale della Reset, la società comunale che si occupa di manutenzioni e gestione di alcuni servizi da primo gennaio sarà posto in ferie finché non verrà sottoscritto il nuovo contratto di servizio per il 2022. “In attesa della sottoscrizione del nuovo contratto di servizio per il 2022 che dovrebbe avvenire su indicazioni degli uffici comunali presumibilmente il prossimo 3 gennaio – scrivono in una nota l’amministratore unico Domenico Musacchia e il responsabile risorse umane Vincenzo Mirabile – la società non potrà erogare dal primo gennaio, e fino a data di sottoscrizione e decorrenza dello stesso contratto, le prestazioni dei servizi al comune di Palermo. Pertanto il personale dipendente dal primo gennaio 2022 fino all’avvio dei servizi e posto in ferie”.
Il personale che lavora in turnazione non dovrà svolgere nessuna attività lavorativa e dovrà andare in ferie d’ufficio. La disposizione si applica parzialmente al personale addetto alla custodia in servizio nei cimiteri dei Rotoli, dei Cappuccini e di Santa Maria di Gesù e nei canili municipali per garantire esclusivamente l’apertura e la chiusura dei siti e per dare da mangiare ai cani.
“Dal primo gennaio – dice il capogruppo della Lega in consiglio comunale Igor Gelarda – la Reset si fermerà, perché è scaduta la parte economica del contratto con il comune di Palermo. Vengono sospese tutte le attività fino al rinnovo del contratto, non verranno più seppellite le salme che hanno posti già assegnati ai Rotoli. Stessa cosa al canile, dove il personale sarà ridotto al 30% per garantire l’alimentazione dei cani”. Di fatto, verranno fermati una serie di servizi.
“Considerato che la Reset svolge attività importantissime in tutta la città, dalla sanificazione delle scuole e degli uffici comunali, al diserbo, ai cimiteri – aggiunge Gelarda – si rischia una ulteriore paralisi. Per questa ragione, ho condiviso con il consigliere Massimiliano Giaconia una richiesta di convocazione urgente di una conferenza dei capigruppo, domani pomeriggio, alla presenza dell assessore al bilancio Marino e del ragioniere generale. Non possiamo tollerare una cosa del genere, sia per i lavoratori della Reset, che non possono essere tenuti sospesi in questo modo, sia per la città ancora una volta penalizzata”, conclude Gelarda.
“La delicata situazione in cui versa la Reset è uno degli aspetti più mortificanti dell’andamento di questa amministrazione. In gioco c’è il futuro dei dipendenti e delle loro famiglie vincolati dal paradosso della disponibilità delle somme necessarie alla prosecuzione dei servizi di questa partecipata ferme per la ancora mancata approvazione del bilancio di previsione – dice Concetta Amella, consigliere comunale del M5s -. Tutto ciò è particolarmente preoccupante perché non si può giocare con la dignità dei dipendenti, in attesa del rinnovo contrattuale, e la serenità delle loro famiglie. Per questo mi affido al senso di responsabilità dell’assessore al Bilancio Sergio Marino, che, nel corso della sua audizione in terza commissione, ha garantito la risoluzione del problema. Con questo andamento, di fatto, dal primo gennaio – sottolinea Concetta Amella – Reset non erogherà più servizi e i dipendenti saranno messi in ferie di ufficio. Il Movimento 5 Stelle sarà sentinella di questa situazione e lavorerà perché possa essere garantita al lavoratore della Reset dignità e sicurezza del lavoro insieme a tutta l’azienda che è parte integrante del tessuto economico della città a servizio dei cittadini”, conclude.
“Dal primo gennaio la Reset non avrà più un contratto col comune di Palermo e da lunedì prossimo tutti i dipendenti saranno posti in ferie forzate, a parte un piccolo contingente di custodi nei cimiteri e di addetti al canile. Un disastro purtroppo ampiamente annunciato e che va assolutamente evitato: chiediamo al sindaco Leoluca Orlando di firmare il rinnovo del contratto evitando che la città rimanga senza servizi, in primis nei cimiteri in cui si bloccheranno le tumulazioni”. Lo dicono il segretario della Cisal Palermo Gianluca Colombino ed Ernesto Greco della Fiadel-Cisal. “La Reset, a differenza delle altre partecipate, ha un contratto annuale che va rinnovato ogni 12 mesi – continuano i sindacalisti – ma quello vigente scadrà venerdì prossimo e il Comune ha gia’ detto di non poterlo rinnovare entro l’anno. La conseguenza è che i dipendenti saranno posti in ferie forzate, non saranno assicurati i turni di sabato 1 e domenica 2 gennaio e le uniche eccezioni saranno i custodi dei cimiteri e dei canili, oltre al personale addetto alla somministrazione degli alimenti agli animali. I lavoratori e la città non meritano questo trattamento”.