Critiche turche alla conferenza di Palermo per la Libia. Tenere “un vertice dentro il vertice è stato sbagliato” e “sfortunatamente le divisioni in Libia si stanno aggravando. Non posso dire che siamo vicini alla soluzione, purtroppo”.
E’ quanto ha detto oggi l’inviato speciale turco per la Libia, Emrullah Isler, commentando il summit tenuto due giorni fa a margine della conferenza di Palermo sulla Libia, da cui Ankara è stata esclusa, e sottolineando che “la Turchia ha preso posizione”, ritirando la propria delegazione dai lavori del vertice italiano.
Il vertice ha visto riuniti il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il premier del governo di accordo nazionale di Tripoli, Fayez al Sarraj, l’uomo forte della Cirenaica, il generale Khalifa Haftar, il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, il presidente tunisino Beji Caid Essebsi, i primi ministri russo ed algerino, Dmitry Medvedev e Ahmed Ouyahia, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il ministro francese Jean-Yves Le Drian.
Lasciando Palermo, il vicepresidente turco aveva detto: “L’incontro informale di questa mattina è stato presentato come un meeting tra i protagonisti del Mediterraneo, ma questa è un’idea fuorviante. Noi la condanniamo e per questo lasciamo questo incontro profondamente delusi… qualsiasi incontro che escluda la Turchia si rivelerà controproducente per la soluzione di questo problema”.
“Ciò che è stato fatto è stato sbagliato”, ha aggiunto oggi Isler, intervenendo a un incontro sulla Libia ad Ankara, riportato dai media turchi. Da parte sua, il direttore del Programma libico per la reintegrazione e lo sviluppo, Mustafa El Sagezli, ha sostenuto che alcuni paesi europei hanno sostenuto gruppi che fanno i propri interessi in Libia.
“L’esclusione della Turchia e dei veri rappresentanti della Libia dalla conferenza sulla Libia a Palermo è stata deliberata”, ha detto El Sagezli. E ieri sera il portavoce dell’autoproclamato Esercito nazionale libico di Haftar, Ahmed Mismari, ha detto che Turchia e Qatar non dovevano essere invitati a Palermo perché “hanno partecipato per difendere gli interessi dei terroristi”, stando a quanto riportato da Sky News Arabia.