Crocetta quater, opposizioni contro il nuovo governo ma Ncd dà fiducia

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Crocetta quater, opposizioni contro il nuovo governo ma Ncd dà fiducia. “Il governo Crocetta quater è l’esecutivo dell’ipocrisia e dell’autoconservazione di una classe dirigente incapace e servile. Crocetta ha tentato di giustificare le ragioni del nuovo governo che è la certificazione di un fallimento totale: mancata spesa dei fondi comunitari per oltre un miliardo e mezzo, flop del patto dei sindaci, assoluta assenza di opere infrastrutturali per l’Isola. Crocetta in questi tre anni ha avuto la capacità di dire tutto e fare il contrario di tutto”. Lo ha detto Marco Falcone, capogruppo di Fi all’Ars, intervenendo in Aula. “Crocetta – ha aggiunto Falcone – rappresenta il passato, noi lavoriamo con determinazione per mandarla a casa prima possibile”.

“Non facciamo parte della maggioranza, ma abbiamo stabilito un patto con il Pd e l’Udc che ci vedrà vicini non solo in questo scorcio di legislatura, ma speriamo anche nella prossima”, ha detto il vice capogruppo Ncd Vincenzo Fontana. “Tante sono le emergenze della nostra Sicilia quante sono le aspettative riposte nella politica” ha affermato Fontana, il quale ha sottolineato che il presidente Crocetta “non ha comunque la bacchetta magica e nemmeno è colpa sua se si è trovata una regione in preda alla emergenza economica e a quella lavorativa: ha ereditato 22mila precari negli enti locali, per esempio, assieme a 24mila forestali e a una pletora enorme di lavoratori dei consorzi. Ma forse qualcosa in più, dai precedenti governi Crocetta, sarebbe stato lecito aspettarsi. Siamo fiduciosi che si saprà recuperare il tempo perduto”. Fontana ha annunciato la collaborazione sempre più stretta con Udc con l’auspicio che possa formarsi gruppo unico nei prossimi mesi.

Crocetta dipinge una Sicilia che non c’è, la Sicilia dei sogni che vedono solo lui e la sua inguardabile maggioranza variabile. A lui non possiamo che chiedere quello che praticamente chiediamo da un paio di anni a questa parte: si faccia da parte”. I deputati grillini sono tornati a chiedere le dimissioni del presidente della Regione, elencando i “fallimenti durante la sua legislatura: dalle infrastrutture, ai fondi Psr, che rischiano di mettere in ginocchio tantissime imprese, a Garanzia giovani, alla crescente sudditanza col governo Renzi, al Pil peggiore d’Italia”. La “sudditanza di Crocetta all’esecutivo di Roma” è stata rimarcata anche in relazione al voto sulla proroga dei commissari per i consorzi dei Comuni, cui il M5S ha detto no. “La Regione – hanno aggiunto i deputati del M5S – resista davanti alla Corte costituzionale. La Sicilia non può continuare a chiedere il permesso a Roma. Chiediamo rispetto per lo Statuto, per l’Assemblea, per la legge e per i siciliani”.

“Al governo siciliano dei gabinetti, i giovani disoccupati devono rispondere solo in un modo: tirando lo sciacquone!”. Lo scrive su Twitter Fabrizio Ferrandelli del Pd, a proposito della nuova composizione degli uffici di staff del Crocetta-quater. “E’ vergognoso – aggiunge – assistere all’assunzione di amici e dirigenti di partito nei gabinetti degli assessori mentre in Sicilia un giovane su due è senza lavoro. Ed è vergognoso assistere al dietrofront del Pd siciliano che, proprio un anno fa, proponeva un emendamento per azzerare i contratti esterni negli uffici di staff degli assessori e oggi, cambiando clamorosamente idea, piazza dirigenti di partito di primo piano e fedelissimi degli onorevoli”.

“Una classe dirigente per essere credibile – conclude Ferrandelli – deve dare l’esempio. Non si possono, infatti, chiedere sacrifici ai siciliani e contemporaneamente alimentare sprechi e privilegi. L’abbattimento dei costi della politica in Sicilia è il tema dei temi dei “Coraggiosi”, perché alle poltrone, e l’abbiamo dimostrato già, preferiamo la Sicilia”.