La scoperta della tomba di Cleopatra potrebbe fare luce su di un mistero lungo 2mila anni. La sepoltura dell’ultima regina d’Egitto sarebbe stata individuata dal gruppo di archeologi che da anni lavora per individuare le antiche tombe ancora avvolte dal mistero.
I risultati di queste ricerche sono stati illustrati all’Università di Palermo da uno dei massimi egittologi al mondo, Zahi Hawass. Tra queste scoperte, sicuramente la più affascinante riguarda proprio Cleopatra che sarebbe stata sepolta insieme al suo ultimo amore, Marco Antonio, in un luogo sacro e sicuro, nascosto per proteggere le due mummie, per l’eternità. Un auspicio che però sembra prossimo ad essere disatteso, dal momento che i ricercatori hanno individuato il luogo e adesso sono a lavoro per raggiungerlo.
Nata nel 69 a.C. ad Alessandria d’Egitto, Cleopatra Tea Filopatore vantava origini macedoni ed è indicata come colei che segnò l’inizio dell’era ellenistica in Egitto. Protagonista di una intensa storia d’amore con Giulio Cesare, dalla loro relazione nacque un figlio, Tolomeo Cesare o Cesarione. Quindi la relazione più importante con Marco Antonio, accanto al quale sarebbe stata seppellita dopo essersi tolta la vita per non finire prigioniera di Roma a seguito del trionfo di Ottaviano.
Ma a destare grande interesse da parte della comunità scientifica nei confronti dell’antico Egitto non è soltanto la possibile scoperta della tomba di Cleopatra. Hawass ha infatti fatto il punto sulla campagna d’esplorazione a Giza che ha portato alla scoperta di una necropoli con 27 tombe; e sugli studi della Piramide di Cheope che hanno consentito di individuare e raggiungere stanze segrete e inesplorate, così come mappare i corridoi sotterranei. Infine, Hawass si è soffermato anche su un altro dei grandi misteri dell’antica civiltà egizia: la morte di Tutankhamon, il quale non sarebbe stato ucciso come fatto supporre dal buco presente sul suo cranio, ma morto di malaria.
Tra i massimi esperti di antichità egizie, Zahi Hawass è conosciuto per le sua numerose apparizioni in documentari sull’antica civiltà che si sviluppò sulle rive del Nilo. Ispettore di diverse spedizioni archeologiche e di siti archeologici egizi, dal 1987 al 1997 è stato direttore generale delle piramidi di Giza, Saqqara e dell’Oasi di Bahariya.
Dal 1998 al 2002 è stato sottosegretario di Stato per i monumenti di Giza. Dal 2002 è segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie. Hawass è a capo di un movimento d’opinione per la restituzione di importanti manufatti egiziani antichi, come la Stele di Rosetta, dalle collezioni egizie nel mondo dove esse sono in consegna.