Lo Statuto siciliano nel nuovo saggio di Nuccio Carrara

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Statuto siciliano

Lo Statuto siciliano ha 75 anni, portati – dice qualcuno – maluccio. Ha molti padri, di nome e di fatto. È nato anche grazie alle “spinte” separatiste di un drappello di intellettuali e politici nella Sicilia sfigurata e lacerata del Dopoguerra. E soprattutto, nel suo Dna contiene i geni e i principi della Costituzione italiana: come l’estensione del diritto di voto alle donne previsto dalla Consulta nella bozza del 1945 che di fatto anticipa lo Stato, sia in termini di legislazione ordinaria che costituzionale.

La Carta  perimetra e definisce le possibilità, i limiti – e le utopie – della Sicilia, la più grande regione d’Italia e fra le cinque a statuto speciale. A raccontare la nascita e i trascorsi di questo strategico strumento – vantato e vituperato dagli stessi siciliani, a seconda delle stagioni, delle correnti e degli umori politici e storici del momento – è un volume che esce oggi, 11 novembre, per i tipi di Bonfirraro Editore. S’intitola “Orgoglio Siciliano, luci e ombre dell’Autonomia e dell’Anima siciliana”, a cura di Nuccio Carrara, già deputato e sottosegretario alle riforme istituzionali.

A metà tra breve saggio storico e antologia critica, “Orgoglio Siciliano” si presenta come un’opera corale, poliedrica e a carattere divulgativo. Un “unicum editoriale” che, con una scrittura agile e fluida diretta a un pubblico trasversale, prima ricostruisce le tappe che nel maggio 1946 portarono alla promulgazione dello Statuto e poi ne esplora l’evoluzione (o involuzione).

Il volume è ripartito in tre macroaree. La prima, affidata all’autore Nuccio Carrara, è di impronta storica e, dai moti separatisti, ripercorre tutte le tappe che hanno portato alla formulazione dello Statuto siciliano; la seconda è quella delle opinioni, con i contributi di economisti, esperti di diritto, cronisti parlamentari, magistrati, un alto prelato e un bibliotecario ecclesiastico e due antropologhe che intervengono su luci e ombre dell’autonomia siciliana.

La terza, infine, riunisce le testimonianze di intellettuali e giornalisti, di un sacerdote, di scrittrici, artisti, di un pubblicitario, un mecenate e un pastore “visionario” che raccontano le ragioni – e le illusioni – del loro “orgoglio siciliano”.

Sei immagini d’autore, scatti in bianco e nero di Letizia Battaglia e Giuseppe Leone, documentano e rievocano alcune stagioni della Sicilia contemporanea; mentre le vignette “concettuali” di Siciliansays – l’ironico progetto dei creativi Giacomo e Carol – scandiscono i capitoli con i modi di dire siciliani tradotti e illustrati in inglese: un modo per avvicinare i forestieri alla filosofia di vita della gente di Sicilia.

In appendice al volume il testo completo dello Statuto della Regione siciliana oggi in vigore e l’elenco storico dei presidenti della Regione e dell’Assemblea regionale siciliana.