Stato-mafia: depositate dopo un anno motivazioni assoluzione di Mannino

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Il gup di Palermo, Marina Petruzzella, ha depositato le motivazioni della sentenza di assoluzione dell’ex ministro Calogero Mannino, accusato in abbreviato per minaccia a corpo politico dello Stato, in una tranche del processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. Il verdetto era stato pronunciato il 3 novembre 2015. Davanti alla corte d’assise è in corso il dibattimento principale, sugli stessi fatti, a carico di boss, politici ed ex ufficiali dell’Arma, accusati a vario titolo di aver avuto un ruolo nel presunto patto che pezzi delle istituzioni avrebbero stretto con Cosa Nostra negli anni delle stragi mafiose.

La notizia del deposito è stata resa nota anche dal presidente del tribunale di Palermo Salvatore Di Vitale che ha scritto in un comunicato stampa: “in riferimento a recenti commenti giornalistici ed avuto riguardo alla rilevanza che i media hanno attribuito al procedimento, si comunica che in data odierna il giudice dell’udienza preliminare di questo tribunale ha depositato la motivazione della sentenza di assoluzione pronunciata all’esito del giudizio abbreviato nei confronti di Calogero Mannino per il reato previsto dall’art. 338 cp”

“C’è voluto un anno per il deposito delle motivazioni della sentenza di assoluzione? Più che le motivazioni, direi che conta il dispositivo. E io sono stato assolto”. Lo ha detto All’Adnkronos l’ex ministro Calogero Mannino commentando la notizia del deposito delle motivazioni della sentenza, a distanza di un anno dalla sentenza di assoluzione dall’accusa di minaccia a corpo politico dello Stato nell’ambito del processo stralcio per la trattativa tra Stato e mafia. “Ovviamente la Procura si appellerà – dice Mannino – e si farà probabilmente un altro processo. E noi attendiamo con pazienza anche l’appello. Tanto i santi martiri della Chiesa sono pazienti…”.