Scoperto dai carabinieri un omicidio di mafia. I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre esponenti mafiosi, ritenuti responsabili dell’omicidio di Bartolomeo Spatola, ucciso il 18 settembre del 2006, tra Montelepre e Giardinello e poi seppellito all’interno di un terreno di Villagrazia di Carini, nel palermitano. Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Procura distrettuale antimafia, e’ stato notificato ai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, di 75 anni e 42 anni, e ad Andrea Adamo, di 54 anni.
La svolta nelle indagini è avvenuta anche grazie alle recenti dichiarazioni del neo collaboratore di giustizia Antonino Pipitone, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Carini, e dell’altro collaboratore Gaspare Pulizzi. La decisione di uccidere la vittima, secondo quanto accertato dagli investigatori, sarebbe stata presa dal reggente dell’epoca del mandamento mafioso di Palermo San Lorenzo, Salvatore Lo Piccolo, e dal figlio Sandro, che, leggendo il contenuto di intercettazioni sviluppate nell’ambito di pregresse attività d’indagini, ritenevano che Spatola, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Tommaso Natale, li avesse “traditi” e si fosse avvicinato al loro rivale, Antonino Rotolo, reggente del mandamento mafioso di Pagliarelli, nell’ambito di contrasti già esistenti tra le due fazioni e dovuti al rientro dagli Usa dei cosiddetti “scappati”, cioè coloro che avevano perso la “seconda guerra di mafia” e, per avere salva la vita, erano stati costretti ad allontanarsi dalla Sicilia.(ITALPRESS)