Scambiano la Mandragora per Borragine e finiscono avvelenate in ospedale

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Sono ancora in prognosi riservata madre e figlia di 64 e 44 anni ricoverate in rianimazione all’ospedale Ingrassia a Palermo dopo aver ingerito Mandragora scambiata per Borragine. “Siamo stati in contatto con il centro antiveleni di Pavia – dice il primario della Rianimazione Emanuele Scarpulla – La figlia ha reagito bene alla terapia, mentre la madre necessita di altri trattamenti e deve essere ancora assistita nella ventilazione. Le condizioni delle due donne restano ancora serie e la prognosi è riservata. Se tutto procede come in queste ultime ore e non subentrano ulteriori fattori le due donne dovrebbero salvarsi”.

L’incidente è accaduto ieri, le due donne dopo avere ingerito parti della pianta velenosa hanno riscontrato confusione mentale, vertigini, nausea, diarrea e malessere generale.

La Mandragora (nella foto) è una pianta che nel Medio Evo era considerata magica. La sua radice è vagamente antropomorfa ed era utilizzata per riti d’amore, come afrodisiaco o per stimolare la fertilità. Conosciuta in tutto il mondo, le foglie sono simili a quelle della Borragine ma meno spinose, di forma leggermente diversa ma soprattutto, velenose.   

Madre e figlie ieri si erano presentate in ospedale raccontando del drammatico errore. Hanno cotto a pranzo la pianta che avevano raccolto e l’hanno mangiata. Poi si sono sentite male. Su internet hanno cercato i sintomi e hanno immediatamente compreso che erano avvelenate, raccontandolo ai medici non appena sono giunte al pronto soccorso.