Gianfranco Miccichè minimizza, il sindaco di Catania Salvo Pogliese e l’ex deputato Basilio Catanoso lasciano Forza Italia? “Ma quale scissione” solo una banale polemica interna, secondo il commissario forzista. L’esclusione dalla lista per le Europee del 26 maggio di Giovanni La Via a beneficio di Giuseppe Milazzo ha aperto un fronte di conflitto con buona parte del partito azzurro di Catania e la fuoriuscita del primo cittadino etneo non può che avere conseguenze pesanti sul piano del consenso in questa campagna elettorale.
“Ma quale scissione, ma quale smottamento. Non sapevo di essere così potente da potere addirittura creare una scissione… La candidatura di Giuseppe Milazzo era inevitabile. La chiedevano tutti i deputati. Punto. Non potevo chiedere ai miei deputati di votare per un candidato che fino allo scorso anno si era candidato alle Regionali con il centrosinistra contro di noi. I malumori ci sono forse per altro…” – si difende Miccichè.
Mi è sembrata una polemica costruita – spiega il commissario regionale azzurro – tra il candidato voluto da tutti e chi si era candidato contro Forza Italia alle regionali. Il partito chiede Milazzo, tutti tranne due (Gaetano Armao e la compagna Giusi Bartolozzi ndr), un pezzo di partito che vuole colui (La Via ndr) che è stato candidato contro di noi, cioè l’antipartito”.
E ribadisce: “Questa non è la vittoria di Miccichè, è un errore solo pensarlo. Ma non si poteva togliere Milazzo, tredici deputati all’Ars non potevano votare per un altro”. Poi aggiunge: “Non c’è nessuno smottamento, nessuna scissione, lo ribadisco”.
Se da un lato il presidente dell’Ars si dice “dispiaciuto” per l’addio di Pogliese e Catanoso, dall’altro si consola pensando ad una nuova fase politica tra i berlusconiani. “Quello che emerge è che Forza Italia perde un pezzo di ala destra, mentre il Pd perde un pezzo di ala di centro, questo è molto molto interessante” – commenta riferendosi anche alla decisione di Sicilia Futura di abbandonare il Pd-. Di fatto sembra che ci sia una voglia, creata non so da chi, di ricomposizione di una componente moderata che fa riferimento al partito popolare. Ora si può ricominciare a parlare, mi interessa molto questa fase politica. Questi nuovi fatti possono portare a qualche nuovo laboratorio”.