Dopo nove mesi di lavori, torna a vivere il porto di Sant’Erasmo, a Palermo. Stamattina, con il taglio del nastro, il sindaco Leoluca Orlando, il presidente dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia occidentale Pasqualino Monti, il governatore della Sicilia Nello Musumeci e l’assessore regionale alle Infrastrutture Toto Cordaro hanno restituito alla città questa parte di mare abbandonata da tempo.
Un intervento di riqualificazione iniziato a dicembre 2018 e costato 2 milioni e 450 mila euro. “E’ stato un lavoro di nove mesi impegnativo, importante, ma penso che il risultato sia sotto gli occhi di tutti – ha detto Pasqualino Monti -. Vado orgoglioso di interventi come questi che creano economia e riconnettono ciò che, negli anni, il degrado e l’incuria avevano allontanato: porticciolo e borgata”.
Un progetto di riqualificazione che rispetta la memoria storica del porticciolo, con un urban center, un ristorante sul mare, una gelateria e un’area verde. “Abbiamo realizzato – ha aggiunto Monti – poche realtà commerciali ma che danno il segno di un luogo che deve rivivere”.
“Il recupero del porticciolo di Sant’Erasmo – ha sottolineato il sindaco Leoluca Orlando – è un’altra conferma della condivisione di visione tra amministrazione comunale e Autorità di Sistema portuale che fa sì che il mare e la città non siano due mondi separati ma un’unica realtà condivisa in una condivisione di progetto. Questo – ha concluso – è uno dei tanti esempi, realizzati e da realizzare, che serviranno a recuperare il rapporto tra la città e il mare”.
Per il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci Palermo “ha tutte le caratteristiche per potere puntare sul turismo nautico. Sono stato a Genova, al Salone nautico, e ho chiesto collaborazione per realizzare in Sicilia un grande salone nautico” – ha detto il governatore. Musumeci ha spiegato che sul tema “c’è grande disponibilita'” e che bisogna “individuare quale struttura portuale”.
I lavori per la riqualificazione del porticciolo di Sant’Erasmo, inaugurato oggi a Palermo, sono stati aggiudicati nell’ottobre del 2018. I lavori sono iniziati dopo due mesi e si sono conclusi a settembre di quest’anno. L’importo delle opere ammonta a 2 milioni 450 mila euro. Il progettista l’architetto Sebastiano Provenzano in collaborazione con l’architetto Anna Igea Garretto.
L’aria da riqualificare 14mila metri quadrati, con una pavimentazione di 6 mila metri quadrati e 1500 mq di verde. L’aria è interamente video sorvegliata con 30 telecamere. Sono state piantate mille nuove piante e 11 palme. Il progetto di riqualificazione voluto dall’Autorità portuale ha puntato a riattivare dinamiche in grado di “ripopolare” di funzioni e usi un importante tratto della costa palermitana con una riqualificazione a basso impatto ambientale.
L’intervento non ha previsto opere a mare di dragaggio dei fondali o di protezione idraulico-marittima dell’invaso, ma si è limitato a introdurre una nuova pavimentazione, a restaurare tratti di quella originaria in basole e a prevedere tre edifici con funzioni diversificate. L’intera aerea di progetto è stata restituita alla piena pedonalizzazione.
Con la demolizione del distributore di benzina, attualmente sul marciapiede di via Messina Marina, ci sarà spazio per un tratto di strada destinato alla pista ciclabile che sarà riconnessa a quella del Foro Italico. La quota del calpestio della via Padre Messina è stata connessa a quella del giardino del Foro Italico, attraverso una superficie verde: qui il traffico sara’ limitato solo ai mezzi di servizio e in ingresso all’edificio di Padre Messina.