Nuovo avviso di garanzia nei confronti di Nicolò Girgenti, arrestato il 22 giugno scorso con l’accusa di essere l’autore dell’omicidio del maresciallo capo dei carabinieri Silvio Mirarchi, avvenuto nelle campagne di contrada Vintrischi, a Marsala, in provincia di Trapani. Il provvedimento è stato notificato all’indagato nel carcere “San Giuliano” di Trapani, dove si trova detenuto.
Le ulteriori indagini svolte dai Carabinieri del Comando provinciale di Trapani, con la fondamentale collaborazione del Ris di Messina e coordinati dalla Procura di Marsala, hanno portato gli inquirenti a contestare a Girgenti anche l’ipotesi di reato di tentato omicidio del Carabiniere che insieme al maresciallo Mirarchi era impegnato nel servizio di polizia giudiziaria la sera del 31 maggio 2016. Gli accertamenti balistici condotti dal Ris infatti hanno dimostrato che l’indagato sparò ad altezza d’uomo e che il Carabiniere di pattuglia con il maresciallo Mirarchi è rimasto illeso solo grazie al repentino movimento con cui si è messo al riparo.
I militari del Ris hanno poi dimostrato che le specifiche tracce rinvenute grazie all’esame dello Stub sono riconducibili solo ed esclusivamente allo sparo di armi da fuoco e che non possono essere in alcun modo dovute alla contaminazione da concimi e fertilizzanti usati dall’indagato per lo svolgimento della sua professione di vivaista. A Girgenti sono inoltre contestate altre due aggravanti relative all’omicidio e quindi anche al tentato omicidio: quella di avere commesso il fatto nei confronti di un pubblico ufficiale.
Le indagini infatti hanno permesso di appurare che Mirarchi ed il collega poco prima dell’esplosione dei colpi di pistola si erano qualificati ed avevano intimato l’alt. E di avere commesso il reato per assicurarsi l’impunita’ di un altro reato. Infatti i Carabinieri hanno ricostruito che Girgenti in compagnia di altri complici era intento a sottrarre piante di marjuana dalle serre di contrada Ventrischi quando venne scoperto dal maresciallo Mirarchi e dal collega. (Italpress)