Orlando sfida il governo sul decreto sicurezza. Nonostante l’incontro di ieri a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e la delegazione dell’Anci, il sindaco di Palermo non arretra di un passo dalla sua posizione critica nei confronti di Matteo Salvini.
“Vado avanti, non cerco una tribuna ma un tribunale” perché “la sostanza del decreto sicurezza non viene toccata” e con la circolare che chiarirà alcuni aspetti della legge promessa dal governo “l’elefante ha partorito un topolino, ha aggiustato la sedia sdraio sul titanic che sta affondando” – ha detto Leoluca Orlando a Radio anch’io confermando la sua linea contro il decreto.
Il sindaco ha avuto parole al miele per il presidente dell’Anci Antonio Decaro, del quale apprezza “l’onestà intellettuale e la chiarezza”, ma è andato giù pesante sul titolare del Viminale. Orlando ha infatti definito “nervose” le dichiarazioni di ieri del ministro Salvini, a conclusione del vertice con la delegazione dell’associazione dei sindaci.
“Io non ci sto – ha affermato Leoluca Orlando – e vado avanti: se qualcuno crede che io sia censurabile lo faccia valere in tribunale. In Italia è eversivo chi viola la Costituzione non chi cerca di applicare le leggi”, ha concluso.