Palermo: distrutta al Cep la lapide dedicata a Peppino Impastato

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Danneggiata a Palermo la targa in memoria di Peppino Impastato, l’attivista di Cinisi ucciso da Cosa nostra il 9 maggio del 1978. I vandali sono entrati in azione nella villetta a lui intitolata nel quartiere San Giovanni Apostolo (ex Cep).

La targa era stata sistemata proprio lunedì nello spazio verde dedicato a Impastato. A denunciare il nuovo raid vandalico è stato il presidente della VI circoscrizione, Michele Maraventano. “Infami hanno distrutto la targa posta solo ieri in memoria di Peppino”, dice. Intanto per in mattinata è stata indetta una seduta straordinaria del Consiglio di circoscrizione che si riunirà proprio nella villetta.

“Chi può partecipi affinché tutti sappiano che non ci arrenderemo e continueremo la nostra lotta per la legalità e contro ogni infamia che sia di stampo mafioso o di semplice atto vandalico”, conclude Maraventano.

Sulla vicenda arriva anche la condanna del gruppo consiliare Sinistra Comune: “Un gesto vile che condanniamo con fermezza”, sono le parole dei consiglieri Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno. “Continueremo a lavorare con il massimo impegno, per rispondere con la cultura del rispetto, della legalità e della giustizia: ci assicureremo che la targa sia rimessa al suo posto nel più breve tempo possibile. L’alleanza fra cittadini e cittadine palermitani ed istituzioni – concludono – costruisce ogni giorno il riscatto di una città che si batte contro la mafia”.

L’assessore Catania su facebook: continuerò a fare il preside al Cep

“Sento l’obbligo morale di continuare a fare il preside al Cep”. A scriverlo, in un post su Facebook, è l’assessore all’Urbanistica di Palermo Giusto Catania dopo che la notte scorsa alcuni vandali hanno danneggiato la targa in memoria di Peppino Impastato. “La distruzione della targa nel giardino Peppino Impastato al Cep è un gesto che impone la moltiplicazione degli sforzi per chi continua a credere nella trasformazione della società – dice – Proprio oggi, a seguito di questo sfregio, ho assunto la mia decisione di continuare a fare il dirigente scolastico presso l’Istituto comprensivo Giuliana Saladino al Cep, malgrado dal prossimo anno scolastico abbia maturato gli anni per chiedere il trasferimento o, a seguito della nomina ad assessore, andare in aspettativa”.

“Peppino Impastato – aggiunge Giusto Catania – col suo impegno militante, ha dimostrato che è possibile cambiare il futuro e che i destini umani non sono immodificabili. Davanti a certi gesti infami bisogna decidere come continuare il proprio impegno: ed io oggi ho preso la mia decisione di continuare a lavorare nella scuola del Cep, moltiplicando sforzi ed energie. Tutte le istituzioni – prosegue Catania – devono continuare ad investire nella riqualificazione degli spazi urbani e lo sforzo che è stato fatto negli ultimi anni deve continuare anche per il futuro. Ecco perché, in un quartiere importante e periferico della nostra città, è importante lanciare messaggi di speranza. Chi ha rotto la targa, posizionata ieri dalla nostra scuola e dalla sesta circoscrizione, lancia un messaggio inquietante per le nuove generazioni. E questo non possiamo consentirlo”, conclude.