Una perdita di esercizio, nel primo trimestre 2018, pari a 1.794.857 euro. E’ questa la fotografia dei conti dell’ Amat di Palermo certificata nella relazione inviata dall’azienda al Comune di Palermo. Una situazione definita “drammatica” dal M5S e che “conferma lo squilibrio economico-finanziario della gestione aziendale, ormai divenuto intollerabile”.
“Sui conti negativi Amat – spiega Ugo Forello, consigliere comunale pentastellato e componente della commissione Bilancio – basti pensare che a fronte di un presunto ricavo di 30 milioni, come previsto dal contratto di servizio e dal piano industriale recentemente bocciato dalla I Commissione, è stato registrato nell’anno 2017, un ricavo di circa 2,2 milioni e, nel primo trimestre del 2018, un ricavo di 657.592 mila euro per il I° Trimestre 2018”.
Su Amat, evidenzia Concetta Amella, “gravano debiti enormi e contenziosi con il Comune, Tarsu e Tosap, oltre che nei confronti del personale e di terzi. Sono necessari interventi correttivi al fine di garantire la continuità aziendale perché ad oggi il sindaco sta giocando con il futuro di numerose famiglie che rischiano di perdere il lavoro per via di una amministrazione scriteriata”.
Sulla stessa linea anche Giulia Argiroffi. “Orlando continua nel tentativo di nascondere ai cittadini l’enormità del problema. Sulle infrastrutture del tram, per esempio, non c’è nessun riferimento alla reale esigenza della città e alla capacità di assorbirne i costi di gestione che sono in passivo: siamo davanti ad un atteggiamento inspiegabile di chi, pur di non ammettere il disastro, si impunta proseguendo verso il baratro”.
Per il M5S si tratta di una situazione “insostenibile. L’amministrazione attiva è responsabile di una condotta colposamente omissiva che sta portando la società al fallimento – concludono Forello, Amella e Argiroffi -. Non è più tollerabile che si continui a far finta di nulla”.