“Si chiude definitivamente un capitolo su alcuni licenziamenti portati avanti da Rap per giusta causa, che in un primo momento erano stati ritenuti illegitimi dal giudice del lavoro con una sentenza discutibile che da subito si era appalesata assolutamente carente nella motivazione e infondata”. A darne comunicazione è il presidente della Rap Giuseppe Norata.
“Oggi con la sentenza della Corte di appello, sezione controversie di lavoro – afferma Norata – il tribunale accoglie l’appello fatto dalla Rap avverso l’ingiusta sentenza di primo grado, ravvisando la illegittimità della condotta dei lavoratori coinvolti”.
I quattro dipendenti sono stati accusati di avere sottratto carburante e attrezzi di proprietà aziendali nel periodo tra aprile 2013 e settembre 2014. Dopo le indagini della polizia giudiziaria, supportate da video e pedinamenti, i quattro erano stati arrestati nell’aprile 2015.
La Rap li aveva licenziati ma successivamente la sentenza di primo grado del giudice del lavoro Paola Marino, del 7 gennaio 2019, li aveva reintegrati riconoscendogli tra l’altro il pagamento della pregressa retribuzione oltre alle spese legali. In quella occasione Giuseppe Norata aveva chiesto di fare ricorso dichiarando allora che “le sentenze si rispettano ma nessuno può permettersi di danneggiare l’immagine societaria, dei tanti lavoratori onesti e della collettività per pochi che non fanno il proprio dovere. Evidentemente – conclude – l’operato dell’azienda era stato corretto”.