Per la scomparsa di Mariano Farina e Salvatore Colletta il pm vuole archiviare

0
105

La procura di Palermo ha nuovamente chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sulla scomparsa dei due ragazzini di Casteldaccia, nel Palermitano, Mariano Farina e Salvatore Colletta, di 12 e 15 anni, spariti il 31 marzo 1992 e mai più ritrovati.

La famiglia di Colletta ha presentato opposizione alla proposta avanzata dal pm Francesca Mazzocco, indicando nuove indagini possibili e chiedendo la prosecuzione dell’inchiesta. La svolta negli accertamenti era nata a seguito del ritrovamento di alcuni reperti in una vasca asciutta di una casa in via Schettino, la strada del paese a 15 chilometri da Palermo in cui Mariano e Salvatore furono visti l’ultima volta.

Sono stati esaminati dai carabinieri del reparto investigazioni scientifiche del comando provinciale di Palermo un pacchetto di patatine marca Dorette, con una scadenza apparente aprile 92, anche se il numero 9 non si leggeva con certezza, oltre a carte di caramelle Moumarie e Morositas, ma non è stato possibile estrarre né impronte digitali né tracce del dna di Colletta o di Farina.

Il nuovo collaboratore di giustizia Francesco Lombardo, di Altavilla Milicia non ha saputo fornire indicazioni sulla scomparsa avvenuta nel paese che sorge proprio accanto al suo. I familiari di Colletta insistono però sulla possibilità che i due bambini siano stati portati via dai nomadi. Nelle indagini però la pista mafiosa ha una sua consistenza.

Gli approfondimenti sono stati fatti dalla Direzione distrettuale antimafia perché i due ragazzini scomparvero alla vigilia della preparazione della strage di Capaci, non lontano da Porticello, la località marinara del palermitano in cui, secondo i più recenti pentiti, alcuni pescatori recuperarono bombe inesplose della seconda Guerra mondiale, da cui poi fu ricavato il tritolo per le stragi di Falcone e Borsellino, che sarebbero avvenute di lì a poco.