Saba Tecnology, la start up siciliana che combatte siccità e coronavirus

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Si chiama Saba Technology la start up tutta siciliana nata dall’intuizione dell’attuale direttore operativo, Salvatore Bascio e del Ceo della società, la moglie Claudia Volpe, che, insieme a giovani ricercatori e ingegneri, hanno deciso di puntare sulle nuove tecnologie per affrontare le tematiche dell’ambiente, della desertificazione e dell’inquinamento.

saba tecnologyColtivare ortaggi in pieno deserto o sanificare ambienti e renderli a prova di coronavirus, è questa l’obiettivo della giovane eccellenza della ricerca nata a Campobello di Mazara meno di due anni fa.

La start up ha esordito con il brevetto del sistema Easy Drop (nella foto il prototipo), una serra interamente pensata e realizzata dalla società trapanese. Questa tecnologia sarà in grado di fornire acqua nel deserto e in tutti quei territori aridi o privi di risorse idriche, potrà essere una soluzione al problema nel processo di desertificazione che sta colpendo l’Africa ed altri territori del Pianeta.

L’impianto si fonda su una tecnologia che consente di recuperare 300 litri di acqua al giorno estraendola dall’umidità dell’aria anche in ambiente desertico. La serra utilizza esclusivamente energia rinnovabile essendo alimentata da pannelli solari, soltanto in caso di emergenza è prevista l’alimentazione elettrica. Oltre all’acqua e alla luce indispensabili per le coltivazioni, l’impianto ideato a Campobello di Mazara fornisce alla serra anche aria alla temperatura desiderata in caso di necessità.

Questa intuizione è stata presentata nel mese di Maggio del 2019 in Egitto, alla Ain Shams University dove è stata premiata come miglior progetto per la conservazione e difesa delle risorse idriche. Un altro riconoscimento è arrivato dal Kuwait al “Second Gulf-Arab Youth Forum”, in collaborazione con il “Kuwait Water Association – Arab Planning Institute”. Saba inoltre e stata scelta da Invitalia tra le migliori 15 Start Up che hanno partecipato allo SMAU di Milano nell’ottobre 2019.

Con il diffondersi della pandemia da Coronavirus, Saba Technology ha condotto delle ricerche sulla sanificazione indoor e sperimentato una serie di prodotti che eliminano muffe, batteri e virus da ogni ambiente. La tecnologia utilizzata è la stessa sperimentata e certificata dalla Nasa per il trattamento degli ambienti interni dei moduli spaziali. Si basa sull’ossidazione fotocatalitica (Pco- Photo Catalytic Oxidation), già testata con successo sul virus della Sars, appartenente allo stesso ceppo del Coronavirus.

Da test effettuati quest’anno dalla statunitense Fda (Food and Drug Administration) sul RNA virus MS2, è arrivata la conferma che la tecnologia Pco riduce del 99,999 per cento la contaminazione nell’aria causata in meno di 15 minuti.

Allo studio dei tecnici di Saba Tecnology anche una serie di equipaggiamenti portatili per la produzione di acqua in territorio desertico e una toilette a secco alimentata da energia rinnovabili e igienizzata con acqua prodotta dall’umidità dell’aria. Nel settembre del 2021 quella trapanese sarà l’unica start up siciliana ad essere ospitata nel Padiglione Italia in occasione dell’Expo di Dubai.