Strage di Capaci: commemorazione all’aula bunker tra ricordi, testimonianze e moniti

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Con le parole di “Pensa” di Fabrizio Moro, cantate dai bambini della scuola primaria, si sono concluse le commemorazioni in aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo per la 26esima edizione di #palermochiamaitalia.

Nella sede del maxi processo, il più grande procedimento giudiziario contro Cosa nostra, si sono susseguiti gli interventi delle cariche istituzionali, giudiziarie e politiche e si sono ascoltate le testimonianze di chi il maxi processo l’ha vissuto, come il magistrato Giuseppe Ayala o l’ex giudice Pietro Grasso e chi degli anni delle stragi, di Capaci e viale d’Amelio, porta ancora le cicatrici.

L’evento è stata anche l’occasione per rivedere filmati di quegli anni, come la celebre accusa ai mafiosi di Papa Giovanni Paolo II (‘Convertitevi’), e di alcuni pentiti di mafia che organizzarono l’attentato di Capaci dove persero la vita Giovanni Falcone, sia moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Da qui, nel pomeriggio, partirà il corteo di migliaia di studenti verso l’Albero della legalità sotto quella che fu l’abitazione del giudice Falcone. Lì ci sarà un concerto – a cui prenderanno parte vari artisti tra i quali Carmen Consoli – che chiuderà la due giorni della manifestazione.