“Non credo affatto che i 25 anni trascorsi dalle stragi del’92 siano stati buttati al vento, come sostiene Fiammetta Borsellino”. Lo ha detto ieri sera il presidente del Senato Pietro Grasso, replicando a distanza a Fiammetta Borsellino, figlia del giudice ucciso nella strage di via D’Amelio, durante la presentazione del suo libro: “Storie di sangue, amici e fantasmi” a Palermo.
“Si è sempre lavorato per la verità, ma si ha bisogno di riscontri e di prove e spesso i fatti più gravi possiamo saperli solo da chi li ha vissuti, dell’interno, devono essere quelli che li hanno vissuti, disponibili a raccontare. Il sistema di collaboratori di giustizia, utilizzato da Falcone e Borsellino, ci può dare le chiavi di lettura e farci capire le responsabilità e le connivenze e anche quale sistema sta attorno all organizzazione criminale”, dice ancora Grasso.
“Si può ancora avere uno slancio etico, una rivolta morale, oggi non si può piu dire “io non sapevo”. Dobbiamo inginocchiarci sulla terra che copre i loro corpi, e fare di tutto per cambiare questo paese che può sembrare deluso stanco, ma merita ala speranza di una vittoria”.