Villafrati: polemiche per la mancata commemorazione delle vittime delle Foibe

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“Desta sconcerto quanto accaduto a Villafrati dove il presidente del consiglio comunale, Filippo Giannobile ed il sindaco, Francesco Agnello hanno impedito di discutere la mozione per onorare le vittime delle Foibe nel Giorno del Ricordo”. Lo afferma Carolina Varchi, deputato nazionale di Fratelli d’Italia che aggiunge: “Nonostante ci sia una legge dello Stato che disciplina la Giornata del Ricordo, rafforzata inoltre dall’autorevole appello del presidente Mattarella, stupisce e sconcerta che esponenti delle istituzioni pongano in essere atti di negazionismo sulla vergognosa tragedia delle foibe che riguardò centinaia di migliaia di italiani, non dando seguito alla lodevole iniziativa dei consiglieri di Rinascita Villafratese Giuseppe Di Dato (Capo Gruppo), Salvina Fucarino, Elena Messina, Gianfranco Monastero, soprattutto alla luce del fatto che si volevano onorare le vittime di un massacro per troppi anni dimenticato e persino negato”, conclude Carolina Varchi.

Il 27 gennaio scorso con due settimane di anticipo rispetto al Giorno del Ricordo i quattro consiglieri comunali di Villafrati avevano presentato in Consiglio la mozione, che sarebbe stato possibile trattare proprio il 10 febbraio, o comunque entro quella data allo scopo di onorare le vittime di quel massacro per troppi anni negato o dimenticato. La mozione non è stata trattata e quindi è scoppiata la polemica lanciata dai consiglieri della lista civica.

Il Gruppo ha presentato una mozione dal titolo “Foibe un crimine da non dimenticare” con richiesta di convocazione del Consiglio per il 10 febbraio. La mozione inoltre prevedeva l’intitolazione di una piazza alle “Vittime delle foibe”. “Il fine era quello di coinvolgere la scuola e i giovani della nostra piccola comunità per far conoscere le terribili conseguenze subite dagli Italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia sul finire della seconda guerra mondiale nel biennio del 43/45, con l’occupazione dei comunisti Jugoslavi- scrivono in una nota i consiglieri comunali di Villafrati -. Costoro conobbero la triste e dura sorte di passare dal fascismo alla dittatura comunista bene, il consiglio comunale, come ribadito, non è stato convocato per la data richiesta e ancora ad oggi non solo non conosciamo le motivazioni ma non è stata data alcuna comunicazione se e quando si terrà. Un atteggiamento dell’amministrazione comunale, del presidente del consiglio certamente da non seguire non solo per la comunità villafratese, e che disattende il monito del Presidente della Repubblica Mattarella che ha ritenuto l’esodo e le foibe una sciagura nazionale. Anche noi concordiamo – concludono i consiglieri – che il vero avversario da abbattere continua ad essere l’indifferenza e il deprecabile negazionismo militante”.