Mazzette all’assessorato all’Energia di viale Campania. Il blitz dei carabinieri, arrivato al termine di una serie di indagini e intercettazioni, ha portato all’arresto di Vincenzo Salvatore Sucato, 68enne di Misilmeri, consulente per la Sicilia di una società leader in Europa nel campo della produzione di energia rinnovabile ed assessore ai Lavori pubblici del Comune di Santa Flavia, e alla denuncia e sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio di Salvatore Rando, 54enne dirigente dell’assessorato.
L’inchiesta (come in parte documentato dal video) ha accertato una dazione di denaro da parte di Sucato nei confronti del Rando, che avrebbe rilasciato un decreto in sanatoria dietro il pagamento di una tangente di 7 mila euro. Il provvedimento avrebbe sanato la mancanza autorizzazione a collegare, alla linea elettrica nazionale, un impianto fotovoltaico nel Comune di Ragusa dell’azienda per la quale lavorava il consulente, nel Comune di Ragusa, senza la quale il Gse (Gestore di Servizi Energetici Spa) non avrebbe potuto erogare gli incentivi previsti dalla legge per la produzione di energia prodotta da fonti rinnovabili.
Salvatore Vincenzo Sucato, secondo quanto accertato dai carabinieri, avrebbe consegnato una prima trance di denaro il 14 dicembre dello scorso anno a Salvatore Rando per conto dell’amministratore delegato della società “Rete Rinnovabili srl”, Paolo Lugiato. Serviva il provvedimento per sanare l’impianto realizzato in contrada Serra Garofalo nel comune di Ragusa.
Sucato ha sempre lavorato con l’amministrazione pubblica. Ex dipendente del Genio Civile di Palermo, oggi in pensione, Salvatore Vincenzo Sucato, soprannominato “ballerino”, svolge attività professionale in campo urbanistico e di lavori pubblici in favore di alcuni Comuni della Regione Siciliana, tra Misilmeri, suo luogo di origine, dove, negli anni ’80 aveva ricoperto anche la carica di Assessore e vice Sindaco. Dal 2012 riveste anche la carica di assessore del Comune di Santa Flavia (con deleghe agli affari istituzionali, tutela del territorio, lavori pubblici, sicurezza pubblica, patrimonio, demanio, protezione civile, servizi a rete, legalità e beni confiscati). In passato è stato anche assessore e consigliere comunale di Palermo, nonché consulente tecnico nominato dalla Provincia per la “programmazione e gestione delle risorse idriche e rifiuti, rapporti con Regione ed Enti Locali – Costituzione dell’Ato 1 Palermo – Servizio Idrico Integrato”.
Nello stesso provvedimento è indagato Paolo Lugiato, l’amministratore delegato della società, la “Rete rinnovabile Srl” con sede a Roma, che sarebbe il mandante della corruzione messa in atto dal consulente nei confronti del dirigente regionale.
Nei confronti della società produttrice di energia si sta valutando la possibilità di applicare la misura interdittiva cautelare della esclusione per un anno da ogni tipo di finanziamento, agevolazione e contributo pubblico in relazione agli impianti fotovoltaici situati nel territorio della Regione Siciliana.