Nuovi servizi digitali per snellire code e tempi di attesa, corsi di laurea maggiormente orientati alle professioni sanitarie e alle innovazioni digitali, corsi sul turismo e ambiente sul polo di Trapani, un corso in gestione del turismo in lingua inglese in collaborazione con un ateneo statunitense e l’adesione al sistema PagoPa per effettuare i pagamenti alla pubblica amministrazione. Sono alcune delle principali novità dell’offerta formativa dell’anno accademico 2017/2018 presentate oggi allo Steri dal rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari. Un’offerta formativa composta da 60 corsi di laurea triennali, 56 corsi di laurea magistrali e 9 corsi di laurea magistrali a ciclo unico e un aumento delle immatricolazioni che ha fatto arrivare il numero degli iscritti a 41 mila.
Nel dettaglio, sono più di 9,50% i nuovi iscritti ad ogni primo anno di corso di laurea fra triennali, magistrali a ciclo unico e magistrali e un più 14,26% di nuovi iscritti nei corsi di laurea triennali fra gli anni accademici 2015/16 e 2016/17. In aumento anche gli studenti delle scuole (+7,84%). A essere più gettonate sono scuola delle scienze di base (corrispondente alle vecchie facoltà scientifiche) con un aumento di 21,41 iscritti, scuola delle scienze Umane (ex discipline blocco umanistiche) con +27,56 e la scuola Politecnica con quasi il 16% in più.
“La nostra università – ha dichiarato il rettore Fabrizio Micari – è una delle mega Università statali, con più di 40 mila iscritti. Nello scorso anno accademico, grazie all’aumento del 14%, i nostri studenti era più di 41 mila. Per il prossimo anno – ha continuato – l’Ateneo ha pianificato un’ulteriore fase di rinnovamento. Le classifiche nazionali, che ci collocano al primo posto come Università del Sud e davanti a storici Atenei del Nord Italia premiano i nostri sforzi e confermano che il percorso di lavoro e innovazione intrapreso è un fattore di crescita non solo per l’Ateneo ma soprattutto per il nostro territorio e per i nostri giovani”. Secondo una classifica Censis per il secondo anno consecutivo UniPa risulta al primo posto in Comunicazione e servizi digitali.
I nuovi corsi di laurea triennali sono: Ingegneria dell’Innovazione per le imprese digitali, Dietistica, Igiene dentale, Architettura e ambiente, Scienze del Turismo (queste ultime due entrambe con sede a Trapani) e una magistrale che è “Tourism Systems and Hospitality Mangament” (primo corso di laurea magistrale in turismo di un ateneo del Sud svolto in collaborazione con un’università della Florida). “L’università di Palermo è tra i primi atenei italiani ad avere attivato i servizi SPID e PagoPa – ha dichiarato il rettore – SPID è il sistema pubblico di identità digitale che consentirà di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione con un’unica identità digitale”. All’utente verranno forniti username e password per immatricolarsi e accedere da diversi dispositivi, eliminando code.
Poi Micari ha replicato alle accuse del sindacato Cobas sul ridimensionamento dei servizi Ersu e sul ritardato versamento per il funzionamento e l’erogazione delle borse di studio. “I Cobas hanno sbagliato, partono dal presupposto che i famosi 140 euro a studente li introitiamo tutti quanti a ottobre, ma non è vero – ha detto Micari -. Gli studenti si iscrivono a partire da settembre, addirittura quest’anno dal primo agosto, ma possono iscriversi fino al 30 aprile, per cui questo gettito non e’ che arriva tutto a settembre ottobre e noi ci teniamo i soldi conservati ma arriva diluito nel tempo. Oltretutto, da quando ci sono io – ha aggiunto Micari – abbiamo iniziato a dare soldi anticipatamente all’Ersu, perché prima i soldi venivano dati fra marzo e giugno, con me abbiamo cominciato a dare soldi a dicembre, un milione nel 2015 e un milione e mezzo nel 2016, e poi abbiamo saldato tutto entro giugno. Anzi abbiamo fatto lo sforzo di anticipare le somme venendo incontro alle esigenze del presidente dell’Ersu, onestamente i Cobas hanno sbagliato”.
Micari ha infine commentato la protesta dei docenti universitari contro il blocco degli stipendi. “La protesta, e lo dico da docente, è giusta e legittima. La nostra – ha detto – è l’unica categoria del pubblico che con il blocco avvenuto anni fa non ha poi recuperato gli scatti persi e quei 4 anni di anzianità è come se fossero scomparsi. Le altre categorie, come la magistratura, ad esempio, hanno poi recuperato. Da quanto ho letto non viene neanche richiesto il recupero degli arretrati. E’ chiaro che una protesta come questa può incidere in qualche modo sugli studenti e crea difficoltà. Da questo punto di vista faremo di tutto per evitare delle ripercussioni. Come Università abbiamo un piccolo vantaggio: nella sessione di settembre è previsto un solo appello, per cui la presenza di questo appello non può essere negata – continua Micari -. Comunque vigileremo, e verificheremo se saranno necessari appelli straordinari, per i ragazzi in prossimità della laurea staremo attenti ad evitare disservizi”, ha concluso il Rettore.