Palermo: il trasferimento dei Rom nella villa confiscata, e già occupata, fa scoppiare la rabbia dei residenti

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Palermo si scopre meno tollerante al cospetto dell’azione portata avanti da molti anni dall’amministrazione di Leoluca Orlando con le sue battaglie per l’accoglienza e l’integrazione. A scatenare gli episodi di intolleranza è la questione del trasferimento dei Rom, undici famiglie sgomberate dallo storico campo Nomadi della Favorita, sequestrato dalla magistratura per il grave pericolo alla salute pubblica dovuto a gravi carenze igienico-sanitarie.

Il Comune ha deciso di assegnare a due famiglie sgomberate dal campo una villa confiscata alla mafia: così alcuni residenti hanno organizzato un sit-in permanente davanti all’immobile che si trova in via Felice Emma, nella zona di Pagliarelli, periferia della città. Mercoledì sera è stato bloccato il traffico, con gli abitanti scesi in strada per dire no al loro arrivo. Sui social moltissimi palermitani stanno dalla parte dei residenti.

“Non vogliamo i rom, abbiamo paura”, urla una donna mentre i mezzi di una società comunale lavorano per sistemare l’ingresso della villa. E per tutta risposta sei famiglie di senzatetto nottetempo hanno occupato la villa prima dell’arrivo dei nomadi: occupanti italiani sostenuti dai residenti che li preferiscono ai nomadi.

Mentre la protesta assume connotati politici con Forza Nuova e DiventeràBellissima, movimento del governatore Nello Musumeci, che si sono schierati con i manifestanti partecipando alla protesta. Vano, al momento, il tentativo dell’amministrazione di spiegare le ragioni della scelta.

L’assessore alle Attività sociali, Giuseppe Mattina, ha tentato di placare le ire dei manifestanti durante un’assemblea davanti al cancello della villa: due corpi e un vasto spazio dove c’è anche una fontana, oltre al posto auto e un’area verde con alberi e palme.

“Chi alimenta la guerra tra poveri, come stanno facendo gli esponenti di DiventeràBellissima, è un irresponsabile, è inaccettabile mettere in contrapposizione palermitani poveri contro palermitani ancora più poveri”, tuonano i consiglieri di Sinistra comune. E il sindaco, Leoluca Orlando, mostra i muscoli.

“L’amministrazione presenterà insieme con il comando di Polizia municipale un esposto alla Procura, affinché siano individuati e sanzionati coloro che compiono o favoriscono atti violenti ed illegali che potrebbero impedire l’attuazione di un provvedimento disposto dalla magistratura”. Avverte che “il piano di dismissione proseguirà nei prossimi giorni secondo il crono-programma illustrato al Consiglio comunale e comunicato alle competenti autorità”.

Che la vicenda sia complicata lo dimostra la posizione prudente assunta dall’Unione degli inquilini, impegnato nella lotta per la casa. “Non condividiamo le modalità con cui l’amministrazione sta procedendo, è impensabile decidere di spostare circa 70 persone e calarle dall’alto all’interno di un quartiere che ha un proprio equilibrio, calate dall’alto perché non ha pensato minimamente a rapportarsi con i cittadini residenti nel quartiere Pagliarelli, per altro un quartiere in cui è presente il pregiudizio e il rom viene vissuto come colui o colei che ruba i bambini”, dice il segretario dell’Unione degli inquilini, Toni Pellicane, pur sostenendo di essere d’accordo con la decisione “di trovare una dignitosa sistemazione alle famiglie di origine rom. (ANSA).