Con l’accusa di truffa aggravata in concorso i carabinieri hanno denunciato a Ribera, in provincia di Agrigento tre persone, tutte residenti nel Palermitano e con precedenti per truffa.
Ad incastrarli è stata la stessa vittima che tra la folla del mercato settimanale ha riconosciuto i tre finti esperti di pietre preziose che l’avevano truffata qualche settimana prima. Immediata la chiamata al 112 e l’intervento dei carabinieri, che dopo un breve inseguimento a piedi hanno bloccato e identificato i tre, che addosso avevano alcuni gioielli falsi, svariate banconote da 500 euro anch’esse fasulle e una lente di ingrandimento.
Tutto il materiale è stato sequestrato. Quella delle false pietre preziose è una tra le truffe più gettonate. Uno dei truffatori, fingendo di essere un commerciante di pietre preziose, di solito straniero, si avvicina alla vittima e, con la scusa di dover rientrare al paese di provenienza e di aver bisogno di denaro in contante, propone alla malcapitata l’acquisto di gioielli a un prezzo scontatissimo.
Dopo qualche minuto, ‘casualmente’, si avvicina un complice ‘esperto’ di pietre preziose, che viene in aiuto della vittima, fugando eventuali dubbi sull’autenticità e sul valore delle gemme. E a questo punto che entra in scena un terzo soggetto ‘amico’ dello stesso esperto, che non volendo perdere l’affare, si dice pronto a concludere a tutti i costi l’acquisto della pietra, rendendosi disponibile anche a dare un acconto, a titolo di caparra.