Comune di Palermo, giunta verso il rimpasto ed Orlando si rivolge agli alleati: “Datemi i nomi”

0
132
leoluca orlando
Leoluca Orlando

Il rimpasto adesso non è più solo un’ipotesi. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, chiama a raccolta la maggioranza e, dopo settimane di rumors, annuncia la mossa. Ufficialmente. L’occasione è il vertice convocato a Villa Niscemi, una riunione durata quasi tre ore per fare il punto insieme ai consiglieri che lo sostengono del percorso avviato a giugno. Sul tappeto le emergenze della città, stretta tra l’emergenza rifiuti e la crisi delle partecipate, ma anche la necessità di una nuova identità politica per la Giunta.

A tre delle liste che lo hanno sostenuto alle scorse amministrative Democratici e popolari, Uniti per Palermo e Sinistra Comune il sindaco ha chiesto di indicare un nome ciascuno. In bilico, dunque, ci sarebbero tre poltrone. Quella dell’assessore alla Mobilità, Iolanda Riolo, del collega con la delega al personale, Gaspare Nicotri, e di un fedelissimo di Orlando Emilio Arcuri, che si occupa di urbanistica.

Anche se, spiegano fonti della maggioranza, a dover fare la valigia potrebbero essere in cinque. Nella lista dei papabili addii, infatti, non dovrebbero esserci il vice sindaco, Sergio Marino, e gli assessori alla Cultura, Andrea Cusumano, e alle Politiche sociali, Giuseppe Mattina. Nella squadra il sindaco Orlando vorrebbe anche Fabio Giambrone, suo braccio destro e presidente della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, che come il primo cittadino è approdato nel Pd alla vigilia delle Politiche.

 “Il tema non è sostituire tre assessori con altri tre, perché così non si risolvono i problemi della città che ha vissuto negli ultimi mesi un arretramento” dice all’Adnkronos Giusto Catania, ex assessore alla Mobilità e consigliere di Sinistra Comune, che i bene informati vorrebbero prossimo a un ritorno in giunta. “Non bisogna partire dai nomi – spiega – ma dalla visione della città. La priorità deve essere Palermo, come risolvere le tante criticità sul tappeto e come arrivare alle elezioni del 2022 perché io non voglio consegnare la città alla destra e ai cinque stelle”. Per discutere di prospettive e strategie Sinistra comune si è data appuntamento al 5 maggio.

“Ci sarà una grande assemblea pubblica per confrontarsi non nelle stanze dei palazzi ma alla luce del sole davanti ai cittadini” assicura Catania. “La discussione che abbiamo avuto oggi è partita dai temi e dai problemi della città che devono essere risolti con maturità dalla maggioranza” dice Dario Chinnici, capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi. “Siamo interessati a dare a Palermo un progetto e una visione andando nei quartieri, nei territori, ascoltando le proposte dei cittadini – ha aggiunto -. Il sindaco ha aperto alla formazione di una Giunta politica e su questo ci confronteremo”. Ma i tempi del rimpasto potrebbero non essere immediati. Da approvare, infatti, c’è il bilancio consolidato e poi c’è la grana della nomina dei nuovi vertici delle partecipate. Solo dopo Orlando potrebbe aprire il fascicolo “rimpasto”.