Corruzione: arresti per un professionista, coinvolto un dirigente regionale

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Corruzione in concorso: i carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo hanno arrestato un libero professionista Vincenzo Salvatore Sucato, consulente per la Sicilia di una società leader in Europa nel campo della produzione di energia rinnovabile, e denunciato Salvatore Rando, dirigente pro tempore dell’Assessorato Regionale all’Energia, sospeso dall’esercizio di pubblico ufficio. Il provvedimento è del gip del Tribunale di Palermo su richiesta del procuratore aggiunto Bernardo Petralia e del sostituto Claudia Ferrari.

Vincenzo Salvatore Sucato avrebbe in sostanza corrotto il dirigente dell’Assessorato Regionale all’Energia Salvatore Rando, versando una tangente di 7 mila euro, per avere rilasciato un decreto autorizzativo in sanatoria. In particolare, l’atto avrebbe sanato la mancanza di autorizzazione a collegare, alla linea elettrica nazionale, un impianto fotovoltaico dell’azienda rappresentata da Sucato, che si trova a Ragusa, senza la quale il GSE S.p.a. (Gestore di Servizi Energetici S.P.A.) non avrebbe potuto erogare gli incentivi previsti dalla legge per la produzione di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Nell’ambito del procedimento, è inoltre indagato l’amministratore delegato che sarebbe il mandante della corruzione messa in atto da Sucato. A seguito delle perquisizioni eseguite negli uffici dell’Assessorato all’Energia, nella sede di Roma della società, e nelle abitazioni di tutti gli indagati, è stata trovata documentazione che riguarda proprio la vicenda. In particolare, nell’azienda è stata ritrovata la bozza del decreto inviata da Rando affinché venisse modificata secondo i desiderata dei vertici della società.

Il gip ha disposto gli arresti domiciliari per Sucato, che tra l’altro è assessore ai Lavori pubblici a Santa Flavia, carica che prescinde dal suo ruolo nell’azienda per cui opera, mentre Rando è stato sospeso dall’esercizio del pubblico ufficio di dirigente regionale. Nei confronti della società produttrice di energia rinnovabile verrà attivato il procedimento che riguarda l’applicazione della “misura interdittiva cautelare della esclusione per un anno da ogni tipo di finanziamento, agevolazione e contributo pubblico in relazione agli impianti fotovoltaici situati nel territorio della Regione Siciliana”.