Covid: in Sicilia 573 nuovi positivi, 17 i morti, si va verso la zona gialla

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Sono 573 i nuovi positivi al Covid-19 in Sicilia, su 22.269 tamponi processati, con una incidenza del 2,6 %, in diminuzione rispetto a ieri, quando la percentuale si attestava al 3.0%. La Regione è sesta per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state 17 e portano il totale a 5.650. Il numero degli attuali positivi è di 18.009 con un decremento di 1.156 casi. I guariti oggi sono 1.712. Negli ospedali i ricoverati sono 961, 46 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 120, quattro in meno rispetto a ieri.

La distribuzione di nuovi casi Covid-19 tra le province vede Palermo con 140, Catania 169, Messina 65, Siracusa 52, Trapani 25, Ragusa 36, Caltanissetta 43, Agrigento 32, Enna 11.

Calano le cifre, gli indicatori per la seconda settimana sono positivi e la Sicilia da lunedì torna in zona gialla. Riaprono bar e ristoranti a pranzo e a cena all’aperto. Tirano un sospiro di sollievo le categorie che più hanno sofferto in questi mesi a causa delle restrizioni dovute al Covid-19 e i siciliani potranno spostarsi al di fuori del proprio comune senza giustificarne il motivo.

Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà a breve il decreto e poi il presidente della Regione Nello Musuemci stilerà la conseguente ordinanza. “Dopo tante sofferenze si torna finalmente a respirare – commenta il governatore – e provo gioia soprattutto per gli operatori economici, coloro cioè che più hanno finora sofferto. Teniamoci caro questo risultato, con senso di responsabilità e con il rispetto verso le norme di prevenzione. La battaglia finale si vince solo quando tutti i siciliani si saranno accostati al vaccino”.

E sul fronte delle vaccinazioni la Sicilia registra un boom: le somministrazioni oggi sono arrivate quasi a 50 mila. Musumeci dice: “Dobbiamo proseguire con lo stesso ritmo sui vaccini e non disperdere i sacrifici che ci hanno portato a vedere drasticamente ridotti i contagi. Il virus c’e’ ancora e non possiamo abbassare la guardia”.