Cultura: un progetto per consentire ai non vedenti di toccare opere d’arte o archeologiche

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I non vedenti e ipovedenti potranno avere l’opportunità, visitando i musei siciliani, di toccare direttamente con le mani alcune opere d’arte o archeologiche, in modo tale da rendersi conto, mediante il tatto di ciò che, purtroppo, la vista non consente.

Il progetto è stato preannunciato dall’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, Sebastiano Tusa, durante la serata conclusiva della kermesse Ustica Villaggio Letterario, a Punta Spalmatore.

Per rendere efficace e funzionale la proposta, un rappresentante dei non vedenti sarà inserito a pieno titolo nella commissione tecnica che si sta occupando delle modalità di fruizione dei beni culturali per questa particolare categoria di disabili.

Erano presenti alla serata conclusiva della manifestazione di Ustica anche cinquanta fra ipovedenti, non vedenti, operatori specializzati ed educatori che hanno dato vita al “Campus Sicilia 2018 Mod.A” dell’Iri.for Sicilia Ets a cui ha partecipato anche il presidente dell’ente Gaetano Minincleri. L’iniziativa ha riguardato venti giovani non vedenti che hanno avuto l’opportunità di praticare diving, scherma, canoa, autonomia personale, orientamento e mobilità, trekking, archeologia,astronomia, geologia.

I giovani hanno fatto anche snorkeling e immersioni con bombole nell’area marina protetta con Roberto Fedele e assistito a lezioni di biologia marina con Francesco Cinelli, esperto mondiale di ecologia marina; ma hanno pure scoperto la geologia delle coste con Stefano Furlani, ideatore di Geoswim. Infine sono stati introdotti allo studio delle stelle con la mappa astronomica in rilievo realizzata da Leonardo Sutera Sardo, organizzatore e supervisore del Campus, e da Franco Foresta Martin. A volere le attività sono state Anna Russolillo e Lucia Vincenti, fondatrici di Ustica Villaggio Letterario.