I giornalisti de La Sicilia riuniti in assemblea ribadiscono la loro fiducia nella magistratura e l’apprezzamento per il loro editore ed ormai ex direttore Mario Ciancio Sanfilippo.
L’assemblea di redazione è stata convocata dopo la tempesta giudiziaria che ieri si è abbattuta sull’editore catanese e il provvedimento di sequestro e confisca di beni per 150 milioni di euro, compresa la storica testata etnea.
Al termine della riunione i lavoratori del quotidiano catanese hanno affidato ad una nota la loro posizione: “Noi giornalisti continueremo a fare, come sempre, il nostro lavoro a testa alta, con dignità e onestà intellettuale, pur gravati da ieri di un maggiore carico di preoccupazione legittima per la conservazione dei nostri posti di lavoro – recita la nota -. Ribadiamo altresì che il quotidiano ‘La Sicilia’ è sempre stato dei giornalisti. Non consentiamo quindi ad alcuno di speculare sulla nostra professionalità che, come sempre, continueremo ad assicurare in nome di una indipendenza e di una libertà di stampa che non sono mai venute meno e che sono garanzia di democrazia per chi scrive e per chi legge. Lo dimostra negli anni il giornale che abbiamo realizzato, sempre in prima linea nella denuncia dei crimini e nella difesa delle fasce più deboli”.
La nota dei lavoratori de La Sicilia poi spende parole di elogio per Mario Ciancio Sanfilippo. “Al direttore Mario Ciancio Sanfilippo, che nei decenni ha portato avanti questa testata con orgoglio, con passione e, soprattutto, con grande umanità, va il nostro affettuoso ringraziamento, certi che sarà in grado di chiarire la sua posizione giudiziaria”.
Infine il saluto al nuovo direttore, Antonello Piraneo: “A lui, sicuri che continuerà a garantire la libertà di espressione, assicuriamo il nostro pieno sostegno. Ai lettori garantiamo che, anche in un momento cosi’ difficile, non verrà meno il nostro impegno per una corretta e libera informazione”.