Inizieranno nel pomeriggio le audizioni in commissione Antimafia all’Assemblea regionale siciliana dopo l’inchiesta Montante che ha portato all’arresto dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante.
Il primo ad essere ascoltato sarà Marco Romano, ex dirigente regionale alle Attività produttive. Un lungo elenco, quello anticipato dal presidente della commissione Antimafia, Claudio Fava, durante una conferenza stampa e che comprende tra gli altri l’ex assessore regionale alle Attività produttive e grande accusatore di Montante, Marco Venturi, altri due ex assessori regionali del Governo Crocetta, Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, lo stesso ex governatore, Rosario Crocetta, gli attuali esponenti dell’Esecutivo Musumeci, Alberto Pierobon (Rifiuti) e Gaetano Armao (Economia). Nel lungo elenco degli auditi anche Ivan Lo Bello che con Montante fu l’artefice della ‘svolta antimafia’ di Confindustria Sicilia, il senatore Giuseppe Lumia, i responsabili del padiglione Sicilia all’Expo, Dario Cartabellotta e Vincenzo Vitale; l’ex presidente dell’Ast Giulio Cusumano.
Una dozzina di giornalisti sarà ascoltata dalla Commissione regionale Antimafia, che intende capire l’eventuale ruolo che abbiano avuto per agevolare il “sistema Montante” e gli eventuali benefici che abbiano ricevuto. Il presidente dell’Antimafia, Claudio Fava, ha fornito in conferenza stampa, a Palazzo dei Normanni, un elenco di nomi, alcuni dei quali compaiono nella informativa che la polizia giudiziaria ha consegnato alla Dda di Caltanissetta e acquisita dalla commissione, mentre altri risultano tra coloro che venivano osteggiati dal “sistema” dell’ex presidente di Sicindustria, arrestati per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.
L’Antimafia ascolterà: Attilio Bolzoni, Gianpiero Casagni, Giovanni Pepi, Giuseppe Lo Bianco, Sandra Rizza, Giuseppe Sottile, Giorgio Mulè, Roberto Galullo, Giuseppe Martorana Accursio Sabella, Antonio Fraschilla, Mario Barresi, e Giulio Francese, in qualità di presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia. A chi ha chiesto il motivo per cui nella lista dei cronisti che saranno auditi non figurano i nomi di altri giornalisti citati nell’informativa della polizia giudiziaria, su cui considerati gli omissis forse ci sono indagini in corso, Fava ha risposto: “E’ probabile che l’elenco si allargherà in corso d’opera”.