Incontro tra il presidente della Regione Nello Musumeci e il ministro Francesco Boccia

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francesco boccia

Incontro tra il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia a palazzo d’Orleans. Al centro del summit il dibattito sul regionalismo differenziato e gli investimenti nel Mezzogiorno.

“Al ministro Boccia ho ribadito come, da parte nostra, non ci sia mai stata alcuna opposizione alla legittima aspirazione di alcune regioni del Nord di ottenere un regionalismo differenziato. Abbiamo solo manifestato l’esigenza di istituire un tavolo nazionale davanti al quale affrontare un tema che ha ricadute che riguarderebbero tutto il territorio nazionale – ha affermato il governatore Musumeci -. Abbiamo sottolineato – ha proseguito – l’esigenza di tutelare la perequazione infrastrutturale e fiscale, perché non vorremmo che una parziale applicazione del regionalismo possa determinare una ricaduta negativa sulle regioni del Mezzogiorno che vivono una stagione di grandi difficoltà. A gennaio celebreremo a Palermo una giornata dedicata alle Regioni a statuto speciale – ha concluso Musumeci – Desidereremmo che in quella giornata ci fosse anche la presenza del ministro, che ha dato già la sua ampia disponibilità”.

Dal canto suo il ministro Francesco Boccia ha sottolineato che il divario infrastrutturale tra nord e sud sia  “una vergogna nazionale. I fondi ci sono e non è tollerabile che ci dicano che servono cinque, sei o dieci anni per la realizzazione delle opere” –  ha aggiunto.

Per Boccia “l’impegno è quello di ridurre le diseguaglianze e di ridurre i tempi di realizzazione degli investimenti e di essere molto piu’ esigenti con chi ha queste responsabilità”.

“E mi riferisco – ha aggiunto – anche alle aziende pubbliche, perché non è ammissibile che per un progetto ci vogliano 5 o 6 anni. E’ ingiustificabile e per certi aspetti non tollerabile. Non è un problema di risorse, ma di regole e di tempi che dobbiamo risolvere per il quale devono rispondere Anas ed Rfi. Non è possibile buttar via anni per opere che in genere si fanno in pochi mesi”