Nello Musumeci resterà comunque candidato a Palazzo d’Orleans e Fratelli d’Italia è mobilitata per comporre in tutte e nove le provincie siciliane la lista del Presidente. A serrare le fila della destra, in vista delle regionali, ci ha pensato Ignazio La Russa, co-fondatore, insieme a Giorgia Meloni di FdI, in questi giorni in Sicilia.
Che La Russa si sia trasferito sull’Isola non è una novità, visto che l’esponente politico è lombardo d’adozione, ma nativo di Paternò. Il fatto rilevante è che insieme alla leader di Fratelli d’Italia oggi l’ex ministro della Difesa è uno dei principali sostenitori di Musumeci senza “se” e senza “ma”.
Una colazione conviviale con alcuni fidati dirigenti isolani, nella sua villa di Ragalna, alle pendici dell’Etna, è stata l’occasione per fare il punto della situazione. Tra i presenti i responsabili provinciali siciliani, i due coordinatori Giampiero Cannella e Sandro Pappalardo, l’ex sindaco di Catania e “ambasciatore” di #diventeràbellissima, Raffaele Stancanelli e l’ex senatore Nino Strano. Riferiscono i bene informati che i vertici siciliani del partito siano impegnati nel difficile lavoro di cucitura con Forza Italia, ma senza per questo mettere in discussione la candidatura di Musumeci.
Negli ultimi giorni da parte di Gianfranco Miccichè si è alzato un muro verso il candidato alla presidenza. Il punto di rottura è stato il rapporto con Alfano e i centristi. “Fondamentale per vincere”, secondo il leader azzurro, “indigeribile” secondo Giorgia Meloni, e Matteo Salvini. Da qui un paio di nomi che. secondo indiscrezioni, potrebbero rappresentare l’alternativa forzista all’ex presidente della commissione regionale Antimafia.
A scaldare i motori ai box di Miccichè ci sarebbero, infatti, sia Gaetano Armao che il deputato acese, ex An, Basilio Catanoso. Sarebbero queste le ipotesi di candidatura che il commissario berlusconiano lancerebbe sul tappeto per tentare l’aggancio con Alfano, Lombardo e Romano. Ma ieri davanti ai suoi Ignazio La Russa è stato chiaro: “Siamo disposti a dialogare con tutti senza rinunciare ai nostri principi, ma la candidatura di Nello Musumeci alla presidenza della Regione per noi è un fatto irreversibile”.
Tradotto, da Fratelli d’Italia potrebbe esserci l’ok ad un accordo locale con Ap, che raccogliendo anche altre forze centriste potrebbe presentarsi con liste chiamate “Sicilia al Centro”, ma a patto che non si rimetta in discussione la candidatura Nello Musumeci. Secondo l’esponente di Fdi, il centrodestra oggi ha un candidato credibile, collaudato sotto il profilo della capacità di governo (Musumeci è stato, tra le altre cose, anche presidente della Provincia di Catania) e stimato anche oltre i confini della sua area di provenienza, rinunciare a questo vantaggio sarebbe “autolesionistico”.
Intanto La Russa ha iniziato un lavoro di scouting insieme ai suoi fedelissimi sul territorio. Fratelli d’Italia secondo i sondaggi è in crescita e i suoi dirigenti stanno lavorando alla composizione della lista “Musumeci Presidente”. Le incertezze di Forza Italia, stanno creando parecchi malumori all’interno del partito azzurro, nei giorni scorsi è stato il deputato forzista Vincenzo Figuccia a fare pubblica dichiarazione di voto per Nello Musumeci in dissenso dal suo vertice e altri minacciano di seguire lo stesso percorso. Ma anche il dibattito interno agli alfaniani rischia di far perdere pezzi ad Ap qualora la scelta fosse quella di andare con il centrosinistra.
“Chi ha più filo da tessere, tessa” pare abbia detto La Russa ai suoi. Il centrodestra resta un cantiere aperto, a cavallo di Ferragosto si vedrà se i “pontieri” saranno riusciti ad accorciare le distanze tra Forza Italia e lo schieramento che sostiene Musumeci.